
Weathering with you
Regista
Makoto Shinkai
Genere
Animazione , Drammatico , Sentimentale
Cast
Kotaro Daigo, Nana Mori, Shun Oguri
Sceneggiatore
Makoto Shinkai
Produttore
Comix Wave Films
Durata
112 min.
Offerte
Data di uscita
14 Ottobre 2019
Weathering with you: la nuova impresa di Makoto Shinkai
Quando puntualmente nel corso dell’anno siamo sottoposti alle “proiezioni evento”, cioè la permanenza di un film in sala soltanto per tre giorni, viene sempre da domandarsi chi incolpare per questa strana manovra di distribuzione. Eppure non si può dire che film del genere non abbiano pubblico: gli incassi di Weathering with you sono stati di tutto rispetto. È il momento di accettare che c’è un nuovo grande autore dell’animazione giapponese, che ha già avuto modo di affermarsi con film meravigliosi come Your Name (di cui è in programma il live action, leggi qui per saperne di più) e 5 cm al secondo. Il suo nome è Makoto Shinkai e merita il suo spazio.
La trama
Hodaka è scappato dalla sua isola dove si sentiva oppresso e infelice per tentare la fortuna in una Tokyo assediata da una pioggia scrosciante che sembra non finire mai. Qui farà due incontri che gli cambieranno la vita. Il primo è con Keisuke Suga, che gli offrirà un lavoro e una casa. Il secondo è con Hina, anche lei è senza genitori, con un fratellino a carico e alla ricerca di un lavoro. Hina ha una capacità sovrannaturale: è una portatrice di sereno. È capace di far smettere di piovere e di schiarire il cielo, ma solo per poco tempo e per una zona limitata. I due si metteranno in società e inizieranno a vendere gli attimi di sole che la ragazza riesce a portare.
L’inarrestabile degrado ambientale
Weathering è tratto dal romanzo scritto dallo stesso Shinkai e risulta incredibilmente attuale e pessimista nella sua tematica principale: il cambiamento climatico. Al di là dell’utilizzo del meteo per creare facili simbolismi, (l’associazione con la pioggia e i momenti difficili, il sole spesso accompagnato dai primi piani di Hina), questo è mostrato principalmente come specchio di un probabile futuro. Mentre il mondo reale va in fiamme e le temperature aumentano, nel film di Shinkai il cielo piange. La pioggia su Tokyo è interminabile, il freddo pungente per essere agosto. La situazione peggiora velocemente e nella pellicola nessuno sembra cercare una soluzione pratica. Mentre l’acqua piovana distrugge la città, gli abitanti vanno alla ricerca di una “portatrice di sereno”, una sacerdotessa, una figura vicina all’immaginario mistico giapponese. Qualsiasi intervento di scienziati sembra escluso, la speranza è rivolta solo a entità superiori a noi. Non a caso Hina, per riportare il bel tempo, prega. Non bisogna interpretare la pellicola come una glorificazione della religione: il sollievo dal mal tempo è sempre temporaneo e le conseguenze nefaste. Siamo noi stessi causa di questo male e incapaci allo stesso tempo di fermarlo.
Due protagonisti poco convincenti
Se in questo Weathering with you riesce ad essere incisivo, più scontato risulta nel mostrare il legame tra i Hodaka e Hina. Per quanto commovente possa essere la loro narrazione, in quanto a caratterizzazione non reggono il paragone con gli altri protagonisti delle opere del regista, cadendo in prevedibili cliché. Hodaka è impacciato e inesperto in amore, ma caparbio. Hina la classica materna e responsabile, che però avrà bisogno della sua controparte maschile per essere salvata. Spiccano decisamente di più i personaggi secondari, ognuno con una caratteristica ben precisa. C’è chi ha il desiderio di trovare un lavoro che la faccia sentire realizzata (come la sfrontata Natsumi, la collaboratrice di Suga), chi lotta per la custodia della figlia (Suga) e chi, anche se studente delle elementari, è la guida amorosa di Hodaka (il fratellino di Hina). Solo i due protagonisti sfiorano l’anonimato, sia come singoli che come coppia. Se da una parte Shinkai fa dei rapporti tra gli adolescenti la chiave portante e di svolta delle sue opere, dall’altra sembra adagiarsi sulla scusa dello “stile” di un autore per permettersi di ripetere. È un peccato, sopratutto perché il regista non mostra alcuna difficoltà a rappresentare il genere umano in tutte le sue sfaccettature.
Tokyo, le persone, il cielo
I personaggi messi in scena contribuiscono a creare un contesto sociale decisamente credibile: la ricerca costante dell’emancipazione e del proprio ruolo nella società, le figure genitoriali assenti o incapaci, sono temi che fanno sì da contorno, ma che contribuiscono al realismo dell’opera, donandole anima e forza comunicativa. Tutto l’ambiente in realtà, è costruito in maniera impeccabile, a partire dalla città in cui si svolge la storia. Si ha per tutto il temo una commistione (azzeccata) tra vecchio e nuovo, tra le antiche tradizioni giapponesi e la moderna Tokyo. La metropoli è raccoglitrice di enormi contraddizioni: dalla vecchietta ancora legata a vecchie usanze che la fanno sentire più vicina ai suoi cari defunti, all’arrogante uomo di affari proprietario di quello che sembra essere uno strip-club. Anche l’aspetto estetico non viene dimenticato. Tokyo è continuamente omaggiata e valorizzata, affascinante durante la pioggia e luminosa e colorata quando colpita dai raggi di sole. Quello che si cerca non è una perfezione estetica, non è autocompiacimento per uno stile impareggiabile. Ciò che è davvero notevole è il voler dare un ruolo da protagonista all’ambiente, rendendo ogni gioco di luce non fine a sé stesso, ma portatore di un messaggio fondamentale alla trama.
Commento finale
Gli ingredienti tipici di ci sono tutti: due ragazzi innamorati, temi importanti, ironia, una grafica meravigliosa. La storia cattura subito e non si può far a meno di emozionarsi e commuoversi. Forse il più debole della filmografia di Shinkai, ma merita una visione, in modo da poter scoprire e riscoprire al meglio questi autori nuovi, ma già grandi.
Recensione di: Matilde Tramacere.

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Trivia
- Totalmente in linea con lo stile e la poetica di Shinkai
- Adatto a tutte le età
- Emozionante e delicato
- Visivamente da togliere il fiato
Goofs
- Protagonisti anonimi e poco incisivi
- Non allo stesso livello delle altre pellicole del regista
- Pochi elementi di originalità nello sviluppo della trama