Twin Peaks. Tra il ritorno di Audrey, la rivelazione della Blue Rose, Sarah Palmer e ragazze francesi che tardano ad andarsene.

Di nuovo “Twin Peaks“! Questa volta con la dodicesima parte!

Basterebbe la comparsa di Audrey Horne, interpretata sempre da una meravigliosa Sherilyn Fenn, assieme al ritorno del personaggio di Sarah Palmer per promuovere questa dodicesima parte della terza stagione di “Twin Peaks”.

Relativamente, può essere considerata una puntata d’intermezzo. Non sono mancate rivelazioni interessanti e piccole puntualizzazioni sul passato della serie. In special modo il film prequel “Fuoco Cammina Con Me” (il prodotto che si avvicina maggiormente a questa terza stagione).

The F.B.I. Lodge

E questo ci viene già rivelato ad inizio puntata. In una maniera molto intrigante, che ci spinge in qualche modo a “sfondare la quarta parete”.
Gordon, Albert e l’agente Preston sono in riunione in una saletta dell’albergo nel quale alloggiano. E qui parte un lungo monologo esplicativo (necessario). Nel 1970 il governo USA chiuse il Progetto Libro Azzurro, che indagava sugli ufo. Solo che, in segreto, fu messa su una task force dall’F.B.I. che prese il nome di Rosa Azzurra.

Tale nome è stato scelto perché “Blue Rose” è l’ultima frase pronunciata da una donna legata a questo caso (molto probabilmente la tanto citata Judy).
Philip Jeffries (il compianto e leggendario David Bowie), Chester Desmond, Dale Cooper e Albert Rosenfield fanno parte di questa task force guidata da Gordon Cole. Ma in sostanza solo Albert, fino a ora, non è scomparso come tutti gli altri (zappa sopra i piedi?).

A Tammy viene chiesto di entrare a far parte di questa task force e lei accetta. Dalle tende rosse dell’hotel, ecco che arriva anche Diane (il tutto ricorda molto la Loggia Nera). Gordon vuole che torni temporaneamente in servizio, promettendole un certo guadagno e la possibilità di capire cos’è successo al suo amico Cooper. E, come Mike, il nano interpretato da Michael J. Anderson, lei risponde “Let’s rock!” (Facciamolo!). Già solo questa sequenza può bastare per rendere l’episodio interessante.

Ancora F.B.I.

Gordon ricompare in un altro momento decisamente adorabile. Egli s’intrattiene con la figlia della sorella di qualcuno legato a un’azienda agricola (piantagione di rape). Albert interviene e interrompe questo momento di relax di Gordon. Albert ha qualcosa d’importante da riferire: i messaggi di Diane. Prima di queste informazioni, assistiamo ad un momento quasi silenzioso, l’uscita dalla camera di Gordon di questa ragazza francese.

Da notare il gioco di parole con il quale Gordon descrive questa ragazza ad Albert. Anche qui ritorna “Fuoco Cammina Con Me”.
Se Diane è sempre piuttosto sospettosa agli occhi di Gordon e Albert, quest’ultima, da sola, nel bar dell’hotel, inserisce su Google Maps le coordinate lette sul braccio di Ruth Davenport. Indovinate dove portano quelle coordinate?

Si Torna a Twin Peaks

Torna Sarah Palmer!
Ritornano alcune immagini intraviste nei primi teaser della terza stagione. La madre dell’ormai defunta (o forse no) Laura Palmer compra oltre cento dollari tra liquori e sigarette. Alla cassa, si fissa a guardare alcune confezioni di tacchino in polvere e inizia a dare di matto con la cassiera del supermarket.
Laura dice che alcuni uomini stanno arrivando e va via lasciando la spesa in cassa. Hawk, saputo di ciò che è successo al supermercato, va a fare una visita a Laura. Dall’interno di casa Palmer giungono dei rumori (tintinnio di vetri) che lasciano supporre come la donna non sia sola. Il male non ha mai abbandonato la casa.

Sono momenti di grande intensità, follia contenuta e orrore nascosto quelli in cui compare la Zabriskie. Per l’occasione, torna anche il ventilatore minaccioso.

E poi, in questa parte, compare LEI!

Audrey Horne

L’apparizione di Audrey è emblematica. Compare in scena all’improvviso. E’ sposata con Charlie, un signore che siede dietro una scrivania piena di scartoffie.

Audrey freme per andare alla ricerca di un tale Billy, qualcuno che le piace, con cui fa sesso, nonostante sia sposata con quest’altro.
Tina (non si sa chi sia) dovrebbe essere l’ultima ad aver visto Billy, anche se Chuck in realtà ha parlato di un pick-up, legato a Billy. Ma la piccola Horne vuole capirne di più e lascia che Charlie chiami ugualmente Tina che al telefono gli rivela qualcosa di sconcertante. Questo, però, non ci viene rivelato. Che sia il pick-up preso da Richard Horne e con il quale ha ucciso il bambino? Lo scopriremo la prossima settimana.

Audrey, oltretutto, sembra interessata ad altro. Non sembra una madre interessata al figlio. Da settimane, circola il legame di parentela tra Audrey e Richard per mezzo del Bad Cooper. Un’idea strampalata e piuttosto inquietante.
Benjamin Horne, dopo aver avuto un incontro con Frank Truman, afferma che Richard non ha mai conosciuto suo padre. Da settimane, a differenza della relazione Audrey-Bad Cooper, sto pensando ad un’altra ipotesi: Richard Horne come figlia di Donna Hayward/Horne.

Lynch, in un’intervista, affermò di non aver voluto l’attrice interprete di Donna perché “lei non fa parte di questa storia“. Ma questo esclude solamente la parte fisica del personaggio (è accaduto e sta accadendo ciò anche ad un personaggio come lo sceriffo Harry Truman, il personaggio di Michael Ontkean, che si augura di rivederlo in un cameo a sopresa arrivati a questo punto). Ma non il fatto di nominarla, di farla legare a qualcuno. Sono comparsi tutti gli Horne. Abbiamo rivisto anche il dottor Hayward. Manca solo Donna.

Commento Finale:

La dodicesima parte della terza stagione di “Twin Peaks” non è il “Let’s Rock” che tanti si aspettavano. Sui social, la puntata è stata accolta da una forte delusione. Da parte anche dei fan più radicali. Personalmente la considero come un grande antipasto che porterà alla grande portata di prossima puntata. Una puntata nella quale tutto incomincerà ad intrecciarsi con forte intensità.
I misteri si accumulano, i nomi anche, e possiamo solo supporre che il grande puzzle sarà rimesso in ordine in questa tranche finale di puntate, da adesso a Settembre.

Ettore Dalla Zanna