Twin Peaks
9.0/10

Twin Peaks 03×08 “The Return, Part 8”

Regista

David Lynch

Genere

Cast

Kyle MacLachlan, Sheryl Lee

Sceneggiatore

David Lynch, Mark Frost

Produttore

Showtime

Durata

58 min.

Offerte
Data di uscita

25 Giugno 2017

Una puntata clamorosa. Lynch omaggia 2001: Odissea Nello Spazio e regala al pubblico la puntata più bella della serie.

In principio fu l’Atomo.

New Mexico, 16 luglio 1945. Trinity, primo test nucleare della storia. “Threnody For The Victims Of Hiroshima di Penderecki in sottofondo. Lynch, con la regia, incalza lo spettatore con un avvicinamento lento ma disturbante verso la prima bomba atomica innescata. L’orrore si materializza. Il fungo atomico situato alle spalle di Gordon Cole, nell’episodio precedente, era al tempo stesso passato e futuro. Tramite simboli uditivi, il mondo grida di sofferenza. Un grido che squarcia l’intera umanità. Le aspirazioni del mondo, le aspirazioni delle leggi di potere generano un orrore segreto, inconcepibile che poi si sarebbe materializzato con le due bombe atomiche sganciate contro il Giappone (Hiroshima e Nagasaki). Un orrore che genera altro orrore.

“Twin Peaks” non è la semplice storia di una cittadina al confine tra gli Usa e il Canada. “Twin Peaks” ha, da sempre, rappresentato la storia degli Stati Uniti D’America. Questo è avvenuto per mezzo di rimandi (la Guerra Civile follemente rielaborata da Benjamin Horne nella seconda stagione) o per mezzo di nomi celebri (lo sceriffo Harry Truman, il presidente che diede il sì per il lancio delle bombe atomiche).

La camera entra nelle profondità della nube grigia, svelando un Male che si annida al suo interno. Quando Lovecraft incontra “2001: Odissea Nello Spazio“. L’ottava parte della terza stagione è l’origine di tutto (e chissà se sarà la fine di tutto). L’origine della Mitologia del mondo di “Twin Peaks”. La genesi della lotta tra la Loggia Bianca e Nera nel nostro mondo. Tutto questo causato dalla hybris dell’uomo. L’esplosione della bomba atomica è la porta di accesso a un linguaggio sperimentale, regno di significanti, di rimossi e di disturbante orrore. Nell’esplosione, si “materializza” BOB, cellula impazzita, inserita in un corpo mostruoso.

Bene contro Male.

Twin Peaks

Non c’è spazio solo per il Male. Si ritorna al grammofono della prima puntata. Il grammofono è in un luogo che può essere definito come Loggia Bianca. Un luogo dal gusto metateatrale, puro “Eraserhead“, in cui il Gigante assiste al dramma “orrorifico” che si sta palesando. Questo porta alla generazione di un globo dorato che viene rilasciato nel mondo. Nel globo dorato, è raffigurato il volto di Laura Palmer. Decenni prima della sua nascita.

Mai in “Twin Peaks” era stata rappresentata in maniera così esemplare la lotta tra il Bene e il Male. Queste divinità (simili agli Antichi?) si scontrano tra di loro. Dove BOB rappresenta il male puro, originato dall’atomica, Laura Palmer è il contrappunto benevolo, il contrappunto di luce pura, prescelta per distruggere il male nel mondo.

L’ottava parte della terza stagione di Twin Peaks è pura sperimentazione. Lynch e Frost vogliono raccontare l’origine di tutto ma raccontarla a modo loro. Le forme tradizionali del racconto sono ampiamente destrutturate. Ma queste destrutturazioni non sono fumose, evaporate in una pura e semplice astrazione, ma divengono parte integrante della narrazione. La narrativa della terza stagione viaggia per mezzo di simboli, significanti e silenzi. Il suo fascino sta proprio nella ricerca di quei codici segreti per sviscerare la storia nelle sue profondità, come una macchina da presa che penetra nelle profondità dell’esplosione atomica, svelando il Male. Posticipate, invece, le questioni relative ai woodsmen e ai due giovani negli anni Cinquanta e alle loro identità (Leland e Sarah Palmer?). Ne ritorneremo a parlare.

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10

Capolavoro

Trivia

Goofs