
The Conjuring – Per ordine del diavolo
Regista
Michael Chaves
Genere
Horror
Cast
Vera Farmiga, Patrick Wilson, Ruairi O'Connor, Sarah Catherine Hook
Sceneggiatore
David Leslie Johnson-McGoldrick, James Wan
Produttore
New Line Cinema, The Safran Company
Durata
112 min
Offerte
Data di uscita
3 giugno 2021 (Italia)
The Conjuring 3: la trama
Siamo nel 1980, in Connecticut. Edward e Lorraine Warren (nuovamente interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga), demonologi e ricercatori del paranormale, si recano dalla famiglia Glatzel per compiere l’esorcismo del piccolo David, bambino di soli undici anni. Il rito si rivela estremamente lungo e complesso: la presenza demoniaca che si è impossessata del corpo si oppone con violenza alla benedizione, scatenando tutta la sua forza disumana, contro il bambino e i presenti. Sconvolto dalla visione, Arne Johnson, fidanzato di Debbie Glatzel – sorella maggiore di David – si impone nella seduta spiritica, iniziando a dialogare con l’entità paranormale nel corpo di David. Arne gli ordina di lasciare il bambino e prendere lui al suo posto, offrendosi come ospite.

Nel caos dell’esorcismo, Edward Warren è l’unico ad accorgersi dello scambio che avviene: lo spirito demoniaco lascia David e viene accolto da Arne. Prima di poterlo rivelare, Ed viene però ricoverato d’urgenza, a causa di un infarto provocatogli proprio dall’entità paranormale. La famiglia Glatzel pensa così di essersi liberata della creatura, tornando a vivere, con serenità, la propria vita. Ma questo sarà solamente l’inizio di un’altra tragica storia: il caso di possessione di Arne Cheyenne Johnson.
La storia di Arne Johnson
1981. Arne e Debbie, a qualche mese di distanza dall’esorcismo del piccolo David, trascorrono con tranquillità le loro giornate, vivendo sopra al canile di Bruno Sauls, loro padrone di casa. Arne inizia però a vedere una strana figura, che pare seguirlo, accusando poi fisicamente una serie di cambiamenti, di temperatura ed emotivi. Ben presto, ogni cosa degenera: in una specie di confuso e convulso raptus, Bruno inizia a manifestare comportamenti violenti, che si riflettono anche su Arne. Il quale arriva ad accoltellare a morte l’uomo, fuggendo poi, in uno stato di trance, in strada.

Tornato in sé e sconvolto dall’accaduto, Arne si costituisce come aggressore. Incapace di realizzare quanto è appena successo, è distrutto dai sensi di colpa e intenzionato a pagare per quanto ha commesso. Saranno Lorrain ed Ed, nel mentre in fase di riassestamento dopo l’infarto, a spiegare la possibile causa dell’evento: una possessione demoniaca. La tesi sembra vacillare, a causa del fatto che Arne pare non ospitare più, in sé, l’entità maligna. Ma i coniugi Warren sono intenzionati comunque a cercare di aiutare il giovane. Dimostrando che, nel momento in cui è avvenuto l’omicidio, lui non era cosciente.
La maledizione di The Conjuring 3
I Warren iniziano così a indagare sul caso e trovano sotto l’abitazione dei Glatzel, il primo luogo in cui la presenza demoniaca si era rilevata, un totem satanista. Questo sta a indicare il fatto che, probabilmente, quanto è accaduto è stato provocato da una persona umana. La quale avrebbe lanciato, tramite il fantoccio, una maledizione su David, invocando una presenza ultraterrena. Ed e Lorraine seguiranno questa traccia, arrivando a consultare analoghi casi ed esaminando riti satanici con conseguenze simili alla storia di Arne.
Come sempre, ogni risposta porta a nuovi quesiti. Ed e Lorraine si troveranno allora a dover risolvere uno dei più grandi e complessi casi della loro carriera. Il tutto, in una corsa contro il tempo, per cercare di provare la possessione di Arne al momento dell’omicidio e assicurargli così un’attenuante (per possessione demoniaca, cosa accaduta pochissime volte nella storia del mondo).

La sagra del sensazionalismo
Nel complesso, The Conjuring – Per ordine del diavolo non ci dispiace. D’altronde si caratterizza, per tutta la sua durata, come un classico horror commerciale, in cui i mirabolanti effetti speciali e le ricchissime scene di possessione rappresentano un tripudio di accettabile sensazionalismo. Arricchito da un fittizio pathos narrativo che non stona nemmeno troppo. Peccato solo che, come spesso accade in questo tipo di pellicole, non si indaghi un pochino più a fondo quella che poteva essere una trama maggiormente ricca di spunti.
Rispetto alle due pellicole precedenti di The Conjuring (The Conjuring – L’evocazione e The Conjuring – Il caso Enfield ), The Conjuring – Per ordine del diavolo presentava sicuramente un substrato narrativo più intrigante: una maledizione, lanciata da una figura umana, che riusciva a evocare il demoniaco. Questo poteva essere un buono spunto per drammatizzare ulteriormente la storia (mentre, al contrario, gli altri film della saga si concentrano esclusivamente sulle presenze paranormali, mostrate in tutta la loro preponderante violenza, ma senza troppa analisi di fondo – cosa che avviene, forse, leggermente di più solamente nei vari Annabelle). The Conjuring 3 non solo pone in secondo piano la storia della maledizione, oscurata dai dettagli di contorsione e imputridimento dei corpi (certamente ben orchestrati), ma quasi non la considera proprio. Capiamo chi l’ha lanciata, ma non fino in fondo il perché e il percome (nascosto dietro alla banale accezione del “i satanisti lo fanno così per”).
Una storia vera
Ancora una volta, il principale successo di The Conjuring è dato principalmente dal fatto di proporre sul grande schermo una storia “vera” di possessione. Anche se, nel reale caso di Arne Cheyenne Johnson, non si accennò mai alla questione di una maledizione satanista (che sarebbe, quindi, esclusivamente frutto dell’immaginazione di James Wan e Peter Safran, produttori e collaboratori di tutti i film dell’universo The Conjuring). Il processo ad Arne Johnson fu infatti uno dei più noti casi giudiziari della Corte Superiore del Connecticut solo per il fatto che la difesa sostenne, con il favore dei coniugi Warren, lo stato di possessione demoniaca al momento dell’aggressione.

In conclusione
In generale, The Conjuring 3 funziona. Un ruolo centrale nella realizzazione della pellicola è stata la fidelizzazione del pubblico. The Conjuring – Per ordine del diavolo si presenta come il naturale proseguimento dei precedenti film, a cui non vengono aggiunti particolari elementi d’innovazione (ad eccezione dell’idea di maledizione, che comunque non viene ben sviluppata). E proprio in questo sta la sua fortuna. Fotografia, sceneggiature e costumi richiamano le pellicole precedenti, proseguendo quindi la narrazione su un terreno già sondato e proficuo.
Patrick Wilson e Vera Farmiga tornano a impersonare i coniugi Warren con il favore del pubblico, che già li ha conosciuti e a cui si è affezionato (The Conjuring – Per ordine del diavolo gioca inoltre, molto più degli altri film, sul tema dell’ironia, richiamando elementi presenti in altre opere del franchise). In linea di massima, la sua realizzazione rispecchia quella di un tipico horror commerciale, con abbondanti usi di effetti speciali e sensazionalismo. Il tutto unito a una buona colonna sonora, che contribuisce al giusto continuum della trilogia.
Recensione a cura di Camilla Cavalli
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Trivia
- Naturale continuo dei precedenti film firmati The Conjuring
- Ottimo uso degli effetti speciali
- Scene di possessione ben orchestrate
- Buona colonna sonora
Goofs
- Parte della trama poteva essere indagata meglio e più a fondo
- Elementi horror piuttosto prevedibili
- Poco spaventoso rispetto ad altri film dell'universo The Conjuring