
Taranta on the Road
Regista
Salvatore Allocca
Genere
Black Cinema , Commedia
Cast
Nabiha Akkari, Alessio Vassallo, Helmi Dridi, Bianca Nappi
Sceneggiatore
Emilano Corapi, Salvatore Allocca, Amara Lakhous, Luca De Benedittis
Produttore
Emma Film, Marvin Film, Vega's Project
Durata
80 minuti
Offerte
Data di uscita
24 Agosto 2017
Taranta on the Road. Viaggio nell’attualità tra commedia, musica e politica
Trama
Una band salentina, composta da Giovanni, Luca e Matteo, è alla disperata ricerca del successo. Un giorno decidono di dare un passaggio ad una coppia di immigrati tunisini, Amira e Tarek. E’ il 2011 e i due stranieri sono intenzionati a fuggire in Francia e in Inghilterra per una vita migliore. Ma niente è come sembra: i giovani non si conoscono, la loro relazione e l’attesa di un figlio sono in realtà stratagemmi per convincere i tre musicisti ad aiutarli nel loro viaggio. A causa dell’emergenza sbarchi, dovuta alla primavera araba, la polizia presidia strade e stazioni ed il rischio di essere presi è altissimo. Il paradossale e frenetico viaggio sarà tutt’altro che una passeggiata, sconvolgendo anche la vita privata dei protagonisti.
Una piccola produzione coi piedi per terra
Quanto si fa voler bene “Taranta on the Road”. Il trittico produttivo indipendente formato da Emma Film (che produrrà “Mancino naturale” dello stesso regista) e dal duo specializzato in documentari Marvin Film-Vega’s Project ha senz’altro le idee chiare. Un problema attuale preciso (le migrazioni clandestine), un modello narrativo collaudato (il road movie) e le contaminazioni tipiche di questo paese (social-politica, commedia romantica e tanta tanta musica). Ci sono addirittura le tradizioni popolari, i paesaggi, il cibo, le distanze incolmabili tra genitori e figli…
Ci piace questo modo di progettare Cinema: non s’inventa nulla, ma si lavora sguazzando palesemente nell’immaginario di chi vive l’essere italiano e cittadino europeo. Perchè si toccano volentieri tasti scomodi e neanche troppo nascosti. Il disequilibrio delle strutture occidentali è un problema all’ordine del giorno, ma anche la paura di amare, di crescere, di entrare (in ritardo) nel mondo dei grandi. Attualità e universalità, prudenza e coraggio, dramma e commedia, oriente e occidente. Una dignitosa lucidità produttiva, che ci garba sempre.
Barcolla ma non molla
E’, lo ribadiamo, un film che ti viene voglia di abbracciare come un vecchio amico. E, come ogni amico, anche di prenderlo a schiaffi. La sua semplicità nell’intreccio, nella caratterizzazione dei personaggi e nella messa in scena (ma che errori di montaggio..) è efficace quando sorretta da buoni dialoghi. Terra terra, netti, grezzi e sboccati escono dalla bocca dei simpatici italiani, in contrapposizione col linguaggio timido e rispettoso dei tunisini. Un film sulle differenze, sui confini (che bella la citazione ad “Accadde una notte” di Capra) superati dalla comprensione reciproca e dal rispetto verso la diversità.
Ogni tanto trema e pare crollare il sistema, sia chiaro. Qualche evoluzione narrativa azzardata, battute non proprio raffinate e un ritmo non sempre ottimale ne compromettono la fruizione. In questo senso è un film molto umano. Imperfetto ma carico di quell’autentico calore che spesso manca alle grandi produzioni. A volte fa centro, a volte la fa fuori dal vaso. Ma ci prova sempre, con il cervello e con il cuore.
Commento finale
“Taranta on the Road” è piacevole viaggio nelle paure, nelle gioie e nelle difficoltà della vita e del nostro tempo. Pur avendo evidenti limiti di sceneggiatura e di messa in scena, il film riesce comunque a conquistarsi simpatia ed una buona dose di rispetto da parte dello spettatore. Una chance se la merita.

SANDMAN, UNA SERIE PER ISPIRARE

Countdown per Halloween: otto film da vedere per prepararsi alla notte più spaventosa dell’anno

Broker: la famiglia di Kore-eda

“Jurassic World? Non sono un fan” – Per un’analisi di Dominion
