
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria
Regista
Glen Keane, co-director John Kahrs
Genere
Animazione , Avventura
Cast
Sceneggiatore
Audrey Wells (additional screenplay material di Jennifer Yee McDevitt e Alice Wu)
Produttore
Netflix Animation, Pearl Studio
Durata
95 min.
Offerte
Data di uscita
23 ottobre 2020
C’era una volta… quanto siamo abituati a questo genere di inizio? Accompagna da sempre le fiabe, e ci predispone ad ammirare o ascoltare qualcosa di lontano, perso nel tempo. Alla base di Over the Moon, film in CGI (con qualche incursione di 2D) diretto da Glen Keane e distribuito su Netflix, c’è il mito di Chang’e. La dea della luna nel folklore cinese, in una delle versioni tramandate, fu separata dal suo amato Houyi, coraggioso arciere. Da quel giorno vive, immortale, sulla Luna, e attende di ricongiungersi al suo amore eterno. La piccola Fei Fei adora questa leggenda, e chiede alla madre di narrargliela ad ogni occasione. Addirittura, uno dei tesori più preziosi che possiede è una bambola della dea, che custodisce con cura. Alla luna è indirettamente legata la sua famiglia, che gestisce un piccolo laboratorio con bottega che sforna, tra varie leccornie, i “dolcetti della luna”.
Note lunari
Over the Moon è una storia di perdita, di crescita e speranza. Non voglio svelare nulla perché a mio avviso va gustato nel suo dipanarsi (sconsiglio anche di vedere il trailer, che mostra troppo). E ascoltato. Va posto l’accento su questo, perché un fattore essenziale di questo film sono le sue canzoni. Il regista, Glen Keane, animatore Disney su progetti come Tarzan, La sirenetta e altri, nel leggere la sceneggiatura ha individuato diversi passaggi che si prestavano ad essere raccontati in questo modo. In generale, lo spirito del film è quello di un musical Disney, con alcune idee o scene che non potranno non risvegliare più di un ricordo dei classici, forse una delle poche note meno efficaci dell’opera.
“Quando devi trasmettere un’emozione, e l’hai comunicata in ogni modo possibile, ma hai ancora altro da dire, fai sedere il tuo personaggio e lascia che la canti” afferma il regista in un backstage di Netflix (qui il link). Dunque, in diversi momenti Fei Fei e gli altri personaggi utilizzeranno una melodia per esprimersi, raggiungere gli altri in un modo diverso. Un aspetto che ho particolarmente apprezzato nella scaletta è che nessun pezzo offre la sensazione di essere fuori posto, o inserito senza un motivo preciso. Ogni canzone permette di conoscer meglio qualcuno, oppure introduce ad una situazione in modo leggiadro, porta avanti la storia, in modi a volte sorprendenti (in particolare Ultraluminary, di cui lascio qui il link, ma spero possiate resistere alla tentazione di cliccarlo… la sorpresa ne varrà la pena).
Il lato oscuro della Luna
L’obiettivo di Fei Fei è incontrare la dea lunare Chang’e. Come una stella nella notte, questa leggenda la guida, e può aiutarla nella sua situazione attuale. Ostinata e ricca di energia, Fei Fei è splendidamente animata, dai capelli arruffati ai momenti in cui culla teneramente la sua coniglietta, dono dei genitori e fidata amica. In generale, colpisce la cura per le animazioni, con alcuni gesti, movimenti o sguardi che raccontano ancor più delle parole.
Il mondo di Over the Moon è portato in scena con un’ottima regia e un montaggio che regala splendide transizioni, in particolare nella prima parte. Assieme a Fei Fei e al suo folle progetto, poi, il film prende il volo, e con forza spinge sul pedale della fantasia. Tra creature estrapolate dal folklore cinese, e altre più stravaganti create per l’occasione, lo schermo si riempie di luci e colori, cieli stellati e forme futuristiche. Durante la visione, non sono stati rari i momenti in cui mi ritrovavo a bocca aperta.
Over the Moon è, anche, la storia di una regina addolorata, la cui luce non brilla più come prima. Chang’e, nonostante il trascorrere dei secoli e un regno prospero, vive con la solitudine del cuore, e la speranza appesa ad un filo. I parallelismi tra lei e Fei Fei saranno importanti, assieme ai vari personaggi, secondari e non, che le accompagneranno: per ognuno esiste un arco narrativo, anche breve, che ne giustifica la presenza. In primis tra questi Chin, ragazzino di otto anni che ha fatto irruzione nella vita della giovane con la forza di un ciclone. Il grandioso viaggio intrapreso dalla protagonista sarà l’occasione per riflettere su se stessa, e cosa significhi scegliere di andare avanti, oltre i ricordi, la malinconia e la solitudine.
Commento finale
Over the Moon è una meravigliosa aggiunta nel catalogo di Netflix. Unendo un pizzico di folklore, modernità e splendide canzoni, il regista Glen Keane crea una piccola galassia di personaggi che prendono vita grazie ad ottime animazioni, per una pellicola che trascina ed emoziona. Sorprendente.
Recensione a cura di Marcello Cascio.
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Trivia
- Ottime canzoni.
- Animazioni ben curate.
Goofs
- Per alcuni aspetti ricorda un po' troppo dei classici Disney, perdendo in originalità.