
Malcolm & Marie
Regista
Sam Levinson
Genere
Drammatico
Cast
Zendaya, John David Washington
Sceneggiatore
Sam Levinson
Produttore
Sam Levinson, Zendaya, John David Washington
Durata
106 min
Offerte
Data di uscita
5 Febbraio 2021
Malcolm & Marie è l’ultimo lavoro di Sam Levinson, creatore di Euphoria (qui la recensione all’ultimo speciale), con protagonisti Zendaya e John David Washington. Il film è stato realizzato interamente durante la pandemia.
Night changes
La vicenda si svolge lungo una serata, quando, al termine della prima del suo film, Malcolm torna con la fidanzata a casa. Lo spettatore percepisce subito che qualcosa non va: mentre Malcolm festeggia la sua bellissima serata, Marie è imbronciata, resta ferma a fumare mentre lui continua a girare per casa, monologando sulle possibili critiche che il suo film potrebbe ricevere.
Il motivo di questa rabbia di lei è presto detto: durante il discorso di ringraziamento, Malcolm ha dimenticato di nominare la sua fidanzata, nonostante lei stessa fosse stata la fonte di ispirazione per la trama del film, che racconta la storia di una ex tossicodipendente che cerca di ripulirsi. Ha così inizio una serie di litigi sempre più sfiancanti e logoranti, inframezzati da brevi momenti di passione dei due.
Un narcisismo delirante
Il grande merito di Malcolm & Marie è basarsi su una sceneggiatura che è in grado di creare due personaggi complessi, che gli attori protagonisti riescono a interpretare egregiamente. I due fidanzati passeranno la serata a sputarsi contro tutto il loro risentimento, tirando fuori vecchie ferite e immagini crude atte solo a ferire l’altro.
Malcolm è la quintessenza del narcisismo. Alle accuse di Marie, alla critica al suo film, reagisce dilungandosi in monologhi pedanti. Le continue citazioni a grandi film del passato, i riferimenti a temi attuali come il razzismo, il valore della critica cinematografica: tutti elementi che Sam Levinson tocca superficialmente, creando un’immagine di Malcolm estremamente piena di sè.
Diverso è il discorso per Marie. Il suo personaggio è più approfondito, meno borioso. La fotografia in bianco e nero, la scelta dei primi piani: tutto contribuisce a mettere in luce Zendaya (a volte anche eccessivamente, per quanto riguarda alcune inquadrature sul suo corpo). Per lo spettatore è facile empatizzare con lei.
Tira e molla
Allo spettatore non resta che osservare la lite morbosa tra due persone che continuano a litigare e a tornare indietro. L’intero film si basa sulla bravura degli attori e sulla sceneggiatura, ma non presenta uno sviluppo vero e proprio. Mette in mostra una relazione malsana, che porta a chiedersi se effettivamente cambierà qualcosa. I litigi continuano a essere ripresi, i brevi momenti di pace (che si pongono sempre sul piano sessuale) non hanno mai continuità. Non a caso le ultime battute del film sono in realtà un monologo di Marie.
Il finale lascia così perplessi, ci si chiede se avvenga un cambiamento effettivo tra i due o se si è assistito al termine di una relazione che i due, in cuor loro, sembrano aver capito essere giunta alla fine.
Conclusione
Malcolm & Marie si presenta sicuramente come un prodotto valido, in particolar modo per le incredibili interpretazioni dei due protagonisti. La sceneggiatura si rivela efficace per la scrittura dei personaggi, mentre è più fiacca per quanto riguarda altri argomenti. Le riflessioni sulla critica cinematografica, il razzismo, risultano trattati in maniera superficiale e rendono il prodotto a tratti pedante, discostando l’attenzione degli spettatori. La composizione delle inquadrature è particolarmente efficace e ricercata. Malcolm & Marie sembra a volte essere più un esercizio di stile: ciò nonostante, resta godibile e soprattutto reale, e offre sicuramente degli spunti di riflessione per chi, al contrario di Malcolm, è capace di ascoltare.
Recensione di: Giacinto Francesco Alba

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Trivia
- La bravura dei due attori protagonisti
- La ricercatezza dell'immagine
- L'umanità e la complessità dei due personaggi
Goofs
- I monologhi pedanti di Malcolm
- Alcuni temi trattati in maniera superficiale e quasi arrogante