
Libere Disobbedienti Innamorate – In Between
Regista
Maysaloun Hamoud
Genere
Drammatico , LGBTQ+ , Sentimentale , Women Directors
Cast
Mouna Hawa, Sana Jammelieh, Shaden Kanboura
Sceneggiatore
Maysaloun Hamoud
Produttore
Tucker Film
Durata
1h 43min
Offerte
Data di uscita
6 aprile 2017
Libere Disobbedienti Innamorate: la Primavera del Cinema Arabo
In occasione del Pride Month 2020, riscopriamo insieme questa perla della new wave del cinema arabo. Libere Disobbedienti Innamorate – In Between è il film d’esordio della regista palestinese Maysaloun Hamoud. Il film è stato presentato a numerosi festival internazionali (Toronto, San Sebastian, Istanbul, Haifa e Amsterdam) vincendo, tra gli altri premi, come Miglior Film e Miglior Regia.
In Between: lost in translation
Gli italiani e le traduzioni, questi sconosciuti. Certo, non è facile coniugare fedeltà linguistica con le esigenze del botteghino. Però perché banalizzare gratuitamente un film femminile e femminista come questo con un titolo oggettivamente brutto? Libere Disobbedienti e Innamorate si è rivelato una scelta che ha influito negativamente sul grande pubblico italiano: l’accoglienza all’uscita nelle sale è stata piuttosto tiepida. Fondamentale è stato il circuito dei cineforum e della distribuzione off theatre, che ha permesso alla storia di circolare liberamente ottenendo il giusto riconoscimento.
Il titolo originale è Bar Bahar, espressione che in arabo si tradurrebbe Tra terra e mare, in ebraico Né qui né altrove. In Between, appunto: a metà, nel mezzo. Espressione che traduce il disorientamento (meta)fisico dei giovani arabo-israeliani (uno su cinque in Israele), emancipatisi dalla propria cultura per adottare uno stile di vita più occidentale. Una generazione che non sa più se appartiene al mare o alla terra, alla ricerca di libertà mentre cerca di preservare il cuore della propria identità.
Libere disobbedienti innamorate: le protagoniste
Punto di forza della storia sono le sue protagoniste: tre ragazze fuggite dalle proprie origini e approdate a Tel Aviv, considerata liberale e aperta alle alterità. Qui saranno messe a confronto con una doppia discriminazione – sono donne e palestinesi – e scopriranno a loro spese il costo della libertà. Ostinate e ribelli, comprenderanno il valore dell’amicizia e della solidarietà femminile, pronte a far fronte comune contro le discriminazioni. A interpretarle, tre giovani attrici dotate di una potenza espressiva fresca e spiazzante.
Leila (Mouna Hawa)
Avvocato penalista e migliore amica di Salma. Sicura di sè e schietta, fuma come Bette Davis e ama essere single. Si innamora dell’aspirante regista Ziad, ma quando il fidanzato si rivela essere un’ottuso conservatore, sceglie di rimanere fedele a sé stessa.
Salma (Sana Jammelieh)
Aspirante dj, durante il giorno si mantiene facendo vari lavori, mentre la sera suona nei locali underground della città. A Tel Aviv scopre e diventa consapevole della propria omosessualità. Per questo viene stigmatizzata dalla sua stessa famiglia, cristiana e ultra tradizionalista.
Noor (Shaden Kanboura)
Ultima arrivata nell’appartamento di Leila e Salma, si è trasferita a Tel Aviv per frequentare la facoltà di Informatica. Musulmana osservante, è originaria di Umm al-Fahm, città conservatrice e bastione del Movimento Islamico in Israele. È fidanzata con Wissam, fanatico religioso anaffettivo che non apprezza l’emancipazione delle coinquiline della futura sposa.
Nuovo Cinema Palestinese, tra modernità e tradizione
Israeliani ebrei e israeliani arabi, laici e religiosi, cristiani e musulmani, nessuno si senta escluso. Libere Disobbedienti Innamorate ci restituisce l’immagine di una Tel Aviv giovane e vitale che ribolle di cultura undeground, quanto di più lontano dall’idea occidentale di Medio Oriente. Le protagoniste si muovono in un microcosmo fatto di feste, locali, alcol, droghe, rave, artisti, musica elettronica e cultura LGBT. Il dramma si regge sul confronto delle personalità piuttosto che sull’inventiva della sceneggiatura. Maysaloun Hamoud preferisce l’empatia alla denuncia, non lascia spazio a conversazioni intime (e intimiste), ma si concentra sul quotidiano. La regista offre così ai palestinesi un corpo altro e fiero, che condivide con quello ebraico gli stessi problemi finanziari e sociali, la stessa città, lo stesso Paese. Un Paese pieno di contraddizioni a cui tutti partecipano.
Si scrive Femminismo, si pronuncia Uguaglianza
I diritti LGBT non sono il tema centrale di Libere Disobbedienti e Innamorate. Ho voluto parlarne lo stesso per il Pride Month perché presenta in maniera esplicita l’essenza del femminismo, che (ancora) molti credono consista nell’affermare la superiorità delle donne sugli uomini. Questo, a mio avviso, è solo un’altro modo di chiamare il maschilismo! Femminismo significa uguaglianza per tutti: ognuno di noi ha diritto alla libertà e alla felicità, a prescindere dal ceto, dal genere, dall’etnia. Il femminismo si batte contro ogni forma di maschilismo, sessismo e patriarcato. E nel film lo spettro del patriarcato si incarna nei padri come nei fidanzati, nelle interdizioni familiari, comunità religiose e società conservatrici che impediscono alle donne (in questo caso) di ritagliarsi un’esistenza nuova a misura dei loro desideri e delle loro volontà.
Commento finale
Libere Disobbedienti Innamorate è un’opera prima coraggiosa che non risparmia nulla (nemmeno il tema scottante dello stupro) e nessuno. La visione di Maysaloun Hamoud si nutre di un contesto reale e racconta il desiderio delle donne di vivere dove è concesso soltanto sopravvivere. Il tutto con un umorismo asciutto e lucida empatia. Un gineceo di attrici straordinariamente brave e vere. E la promessa di una regista di talento, dalla visione forte, diretta, reale, dura. Speriamo di non dover attendre troppo prima di vedere un nuovo progetto!
Libere Disobbedienti Innamorate – In Between è disponibile in streaming e on demand su Rakuten Tv, CHILI, MUBI (abbonamento pro), NOW TV e Google Play.
Recensione di: Margherita Montali

SANDMAN, UNA SERIE PER ISPIRARE

Countdown per Halloween: otto film da vedere per prepararsi alla notte più spaventosa dell’anno

Broker: la famiglia di Kore-eda

“Jurassic World? Non sono un fan” – Per un’analisi di Dominion

Premi Oscar 2022: ci ricorderemo di CODA in futuro?
Trivia
- Stile de denuncia che rinuncia all'umorismo e all'empatia
- Ottima regia
- Niente intimismi
- Protagoniste ostinate e ribelli, ben caratterizzate
- Sguardo nuovo e fresco lontano da vecchi stereotipi
- Femminismo, diritti LGBT
- Giusta dose di umorismo
- Attrici credibili e vere
- Scrittura e ritmo scorrevoli e coinvolgenti
Goofs
- Niente da dichiarare al momento