
Il Principe cerca Figlio
Regista
Craig Brewer
Genere
Commedia
Cast
Eddie Murphy, Arsenio Hall, Jermaine Fowler, Leslie Jones, Tracy Morgan, Kiki Layne, Wesley Snipes, James Earl Jones
Sceneggiatore
Kenya Barris, Barry W. Blaustein, David Sheffield
Produttore
Eddie Murphy Productions, Paramount Pictures
Durata
110 min.
Offerte
Data di uscita
05/03/2021
A 33 anni da Il Principe Cerca Moglie, torna il principe Akeem di Eddie Murphy. Il Principe Cerca Figlio è disponibile su Amazon Prime Video.
Il successo di critica e pubblico di “Dolemite is My Name” aveva riportato di nuovo alla ribalta Eddie Murphy. In quel film, Murphy era riuscito a ritrovare una freschezza creativa e comica che ormai era diventata rara all’interno delle sue produzioni. E quindi, squadra che vince, non si cambia. Ed ecco di nuovo Eddie Murphy assieme a Craig Brewer, regista del biopic comico su Rudy Ray “Dolemite” Moore, ed altri attori di supporto comparsi in Dolemite, partecipare assieme ad un nuovo film. Dal ritorno indietro nel tempo nel cinema underground degli anni Settanta, ad un ritorno indietro nel tempo più vicino ad Eddie Murphy, al 1988, alla fase d’oro della sua carriera, con il film più rappresentativo della sua comicità: Il Principe Cerca Moglie.
Una ripresa, all’insegna della nostalgia, di personaggi, elementi e caratteristi, per inserirli (si suppone) nel contesto contemporaneo. E così dopo 33 anni, ritorna il principe Akeem di Eddie Murphy (appena incoronato re a seguito della morte del padre, il Joffy Joffer di James Earl Jones), ritorna il fidato consigliere di Akeem, Semmi, interpretato da Arsenio Hall, ritornano una sequela di personaggi e, come intuibile dal titolo, a seguito della notizia di avere un figlio primogenito (possibile erede al trono) a New York, Akeem costringe Semmi a partire insieme per una nuova ricerca negli States, ancora una volta nel Queens.
Il Principe Cerca Fan Service
Ma nonostante il titolo originale di questo sequel, “Coming 2 America”, voglia ricalcare il cult del 1988, dell’America c’è ben poco. La vicenda è sostanzialmente una storia d’assimilazione inversa. Dal primo film con il ricco che andava a vivere tra i poveri per trovare la donna della sua vita, a questo secondo capitolo con i poveri che vanno a vivere tra i ricchi. Ma più che un film, “Il Principe Cerca Figlio” è una passerella senza costrutto di personaggi del cult del 1988. Più che “Il Principe Cerca Figlio”, il film potrebbe essere intitolato Il Principe Cerca Fan Service.
Una continua sequela di rimandi e strizzate d’occhio per ingraziarsi il pubblico che aveva amato il precedente film, e di gag a buon mercato senza i toni caustici del primo film. “Il Principe Cerca Figlio” riprende tutti questi personaggi, ritrova i due sceneggiatori del film originale (David Sheffield e Barry W. Blaustein), riporta nel cast quasi tutti gli attori del film originale, ma purtroppo non possiede assolutamente nulla di quel film, ma peggio ancora, non ha una vera e propria trama, non ha coerenza interna tra questo sequel ed il film precedente.
Il pretesto della vicenda è un elemento che, in parte, rovina la caratterizzazione del principe Akeem e la sua intransigenza, nel primo film, a ricercare la donna della sua vita. Inoltre, la riproposizione di Akeem in questo sequel è totalmente fuori dal personaggio. Una persona così disinteressata alle tradizioni, come il personaggio di Akeem, e disinteressato agli ordini del padre di sposare una moglie già prestabilita, che si ritrova, in questa vicenda, ad agire come agisce nel film, con compari, figlie ed altri familiari, in un modo così conservatore, non è credibile.
Il Principe cerca Contesto
C’è poca America, ma c’è Zamunda che, a differenza del capitolo precedente, stavolta viene mostrata in ogni suo dettaglio. Il reame di Akeem assume una centralità ed una rappresentazione che non può far pensare, a primo impatto, al Regno di Wakanda di “Black Panther”. Ma a mancare a Zamunda è l’ironia del contesto, e se c’è, è veramente scadente. Nel primo film, Murphy acquisiva potenza grazie proprio al contesto statunitense ed al lavoro certosino di John Landis e soci di arricchire questo contesto con continue ironie.
In quel cult, venivano motteggiati i newyorchesi. S’ironizzava sulla comunità afroamericana anch’essa ligia all’edonismo reaganiano ed al desiderio di scalata sociale (rappresentata dal padre di Lisa, Cleo McDowell, il quale cambiava subito parere su Akeem quando scopriva la reale identità del principe innamorato della figlia). In questo caso, l’ironia è pietosa e non porta da nessuna parte. Il film è fin troppo genuflesso religiosamente al primo capitolo ed ai suoi personaggi per poter essere qualcosa di più. Sembra tanto una squadra che gioca di palla lunga, sicura dei suoi difensori, che vuole portare a casa il risultato ma senza successo.
A “Il Principe cerca Figlio“, oltre ad essere pessimo ed inconsistente come film in sé, con una gestione scadente da parte di Craig Brewer tra green screen e palesi teatri di posa, manca proprio la magia del film originale. Quell’impulso per essere qualcosa più di una striminzita operazione amarcord, quella miscela di fiaba caustica che aveva fatto brillare, all’epoca, la stella di Eddie Murphy. Tutto questo lo si può trovare nelle immagini rievocate del primo film ed in un flashback di “ringiovaniti“. Gli unici elementi buoni di una scadente accozzaglia.
Commento Finale
Per chi era interessato a rivedere Eddie Murphy ed Arsenio Hall di nuovo nei panni del Principe Akeem e di Semmi, potrà sorridere in un primo momento, per poi scoprire che “Il Principe cerca Figlio” è una modesta operazione amarcord che fa della pigrizia il suo motore portante. Fortunato a chi piacerà.
Recensione di Ettore Dalla Zanna

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Trivia
- La presenza di alcune sequenze del primo film. Vale come Top?
- In tutta questa accozzaglia, l'unico che (forse) si salva è Wesley Snipes.
Goofs
- La premessa del sequel forza il messaggio del primo film ed, in parte, rovina la caratterizzazione del principe Akeem.
- La nsotalgia è canaglia, specialmente con citazioni, rimandi, strizzate d'occhio senza costrutto.