Game of Thrones 7x01
8.8/10

Game of Thrones 07×01 “Dragonstone”

Regista

Jeremy Podeswa

Genere

Cast

Nikolaj Coster-Waldau, Lena Headey, Emilia Clarke, Peter Dinklage

Sceneggiatore

David Benioff, D. B. Weiss

Produttore

David Benioff, D. B. Weiss, Carolyn Strauss

Durata

58 minuti

Offerte
Data di uscita

17 Luglio 2017

Dragonstone. Un primo appuntamento necessariamente lento per una stagione in forma ridotta.

Game of Thrones 7x01
Una possibilità di dubbia alleanza, e nemici da ogni parte. Ouch.

Ebbene sì, ci siamo. Anche quest’anno, l’attesa è finita e una nuova stagione di “Game of Thrones” ha avuto inizio. Dopo un finale di sesta stagione esaltante e degno di nota, l’avventura prosegue con questa settima premiere, intitolata “Dragonstone”. Esaminiamola insieme!

La crisi dello status quo

Game of Thrones 7x01
Come sempre, il personaggio più interessante è quello del buon vecchio Clegane

In questo episodio succedono molte cose. Ma quel che resta è ben poco. Abbiamo la scontata e poco esaltante strage di Frey ad opera della nuova Arya, che poi incontra un Ed Sheeran sulla via del prossimo concerto al Palalottomatica, e l’arrivo di Daenerys a Dragonstone. E in mezzo? In mezzo, c’è il grande Mastino, il buon (circa) gigantesco Clegane, la cui evoluzione è l’unica ad essere convincente insieme a quella di Tyrion nel guazzabuglio della serie più vista del mondo.

Poi abbiamo una nuova introduzione di Euron, questa volta alla corte Lannister, ed il solito confronto Cersei/Jaime dove dei figli morti importa poco, e la tensione viene soppressa. Abbiamo Samwell che non fa la vita che vorrebbe alla Cittadella (anche se la sua è l’unica scoperta davvero nuova nel’economia narrativa), mentre la figura oculatamente adombrata secondo il più becero dei cliché nella cella dovrebbe farci domandare “chi sarà mai?”. Come se non fosse del tutto palese? Ed il premio per il dialogo più fuori luogo e mal scritto va ai fratelli Stark, mentre la presenza scenica e l’abilità recitativa di Harington continuano a restare più che dubbie improponibili.

Il solito compitino ben fatto

Game of Thrones 7x01
Quanto successo a Ed Sheeran dopo la messa in onda rappresenta pienamente lo stato della massa di fanboy della serie. Bravi così!

Insomma, tra dialoghi più o meno brillanti e scenografie più o meno maestose, siamo sempre davanti alla solita premiere di “Game of Thrones”. La settima. Svecchiare una serie che ha il suo fulcro nella narrativa in forma di epopea non è certo una necessità, è vero, ma quel che appare evidente è semplice. Ovvero, siamo davanti al solito e classico “compitino ben fatto”, dove a farla da padrone sono caratteri scolpiti nel marmo e il cameo di Ed Sheeran. E a proposito di ciò, fatemi dire qualche parola…

Ed Sheeran e l’idiozia. Degli altri.

Quanto successo a Sheeran è, senza mezzi termini, una vergogna. Riassumendo, dopo la messa in onda della puntata sono arrivati al popolare cantante decine di migliaia di tweet pieni zeppi di odio e derisione, cosa ovviamente propagatosi nell’idiozia generale anche su Facebook, costingendolo a chiudere temporaneamente il proprio profilo Twitter. Se ciò non fosse abbastanza stupido di suo, basti aggiungere due cose.

Primo: il cameo di personaggi della scena musicale è una costante della saga. Anche se nessuno popolare quanto Sheeran, o così centrale nello svolgimento delle scene che li coinvolgevano. Secondo: l’interpretazione di Sheeran è se non buona comunque assolutamente indegna di ironia, e la canzone che canta (davvero non ci siete arrivati?) non è inutile. Anzi: la canzone esiste nei libri ed è una profezia, che riguarda una probabile morte che arriverà di per certo relativamente a breve nella serie. Ah, giusto, dimenticavo. La scena è la migliore dell’episodio insieme a quella riguardante il Mastino.

Se quello che invece cercate in “Game of Thrones” è semplicemente la fiera del prevedibile (l’incipit) e del raggiungimento di climax promessi da almeno 5 stagioni (il finale), beh, io non mi accontento. Nel mentre, la serie inanella l’ennesima brutta esperienza legata alla sua fanbase eufamisticamente (nella media) “di poco intelletto”.

Commento finale:

“Dragonstone” è una puntata di “Game of Thrones” degna di nota, e a tratti importantissima. Manca quel quid, una qualunque punta di interesse ed epicità che dovrebbero essere alla base di una serie fantasy di tale levatura. Insomma: nessuno sta parlando di un brutto episodio. Semplicemente, siamo davanti ad un episodio buono che si limita a svolgere per la settima volta la stessa funzione introduttiva. Limitando dunque le sorprese al vuoto cosmico. Iniziano percorsi, si raggiungono luoghi, si fanno incontri. Come dire: arrivederci, e alla prossima settimana.

Fabio Mauro Angeli

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7

Buono

Trivia

  • Resa visiva come sempre di livello
  • Qualche scena memorabile c'è!

Goofs

  • Ritmo inesistente
  • Quanto successo ad Ed Sheeran rappresenta bene la pessima fanbase alla base del prodotto