
Eternals
Regista
Chloé Zhao
Genere
Azione , Drammatico , Fantascienza
Cast
Richard Madden, Gemma Chan, Angelina Jolie, Salma Hayek, Kit Harington, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Ma Dong-seok
Sceneggiatore
Patrick Burleigh, Ryan Firpo, Matthew K. Firpo, Chloé Zhao
Produttore
Disney, Marvel Studios
Durata
157 min.
Offerte
Data di uscita
03/11/2021
Eternals è stato il film di chiusura della 16° Edizione della Festa del Cinema di Roma. Nei cinema italiani a partire dal 3 Novembre.
C’era da aspettarselo quando nel pilot di “Loki” erano state mostrate le Gemme dell’Infinito messe in un cassetto di una delle tante scrivanie della TVA, completamente inutili ed impossibili da utilizzare e, quindi, poter sprigionare il loro potere. Ancora una volta i Marvel Studios fanno autoironia del loro universo.
Ma dietro scelte come quella sopracitata, l’omaggio a Natasha Romanoff ed il lascito della sua legacy in “Black Widow“, le forze ancestrali evocate dalla potenza dei dieci anelli in “Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli” o la sistematica minimizzazione nella serie “What If…?“, tra uccisioni ed oggetti di scherno, di figure importanti del MCU come Tony Stark/Iron Man o Thanos, c’è molto di più. C’è la rifondazione di un intero universo che cerca di farsi valere anche nel prossimo decennio. Trovare nuove prospettive nel grande racconto supereroistico. È tutta un’altra prospettiva. È tutta un’altra storia. La storia degli Eterni.
Eternals: tra mitologia e superomismo moderno
Ideati dalla penna del leggendario Jack Kirby nel lontano 1976, gli Eterni sono un gruppo di esseri potentissimi, dieci per l’esattezza, ligi alla ricerca permanente ed al servizio dei loro creatori, gli dei cosmici dell’universo Marvel conosciuti come i Celestiali, già presentati ne “I Guardiani della Galassia“. Infatti, nonostante la forma umana, essi sono stati originati da un Celestiale, un antico dio di nome Arishem, mandati sulla Terra per proteggere l’umanità da pericolose creature, i Devianti.
Più di ogni altro supereroe moderno, gli Eterni sono il ponte che collega il moderno con i miti e le leggende degli albori dell’umanità. Se negli ultimi anni, anche raccontato magnificamente da M. Night Shyamalan nella trilogia formata da “Unbreakable“, “Split” e “Glass“, si è discusso del superomismo moderno, Marvel e DC, come riattualizzazione di personaggi e delle storie che hanno fatto parte del corpus epico e mitologico di epoca antica, gli Eterni sono la perfetta rappresentazione di quello che sono i supereroi moderni e gli esseri divini della mitologia antica. Se il primo “Avengers” era la storia della formazione di un gruppo, in “Eternals” il gruppo è dato per assodato. Il team deve solo riunirsi dopo anni ed anni di separazione, e tornare a combattere per assolvere di nuovo la volontà di Arishem.
Chloé Zhao: tra narrativa Marvel e stile visivo personale
Quello che si ritrova davanti lo spettatore è una delle operazioni più complesse realizzate dai Marvel Studios. Un progetto rischioso ma epico. Si prende i suoi tempi anche a costo di lasciare in un primo momento spaesati. Chloé Zhao dirige una vera e propria cosmogonia recuperando un modo d’intendere le immagini, i grandi spazi come nel suo miglior film “The Rider“, collabora con gli sceneggiatori Patrick Burleigh, Matthew e Ryan Firpo, e si adatta agli strumenti narrativi della Marvel nel tratteggiare tutti e dieci gli eroi nel recuperare la loro identità del passato, a raccontare la storia dei Celestiali, a specificare il compito degli Eterni sulla Terra.
E questo riesce a dare ad ogni singolo personaggio il suo spazio. In un cast così variegato nel quale si vuole palesemente prendere tutti i vari tipi di pubblico, chi più o chi meno, riesce a brillare, a raccontare un qualcosa dei loro personaggi, a mostrare emozioni comunemente umani in personaggi divini. Sersi, il personaggio di Gemma Chan, divisa tra la sua nuova frequentazione col personaggio di Kit Harington e la vecchia relazione con il dio Ikaris (Richard Madden). Sprite (Lia McHugh) l’eterna ragazzina con i suoi poteri d’illusione. Ajak (Salma Hayek) la vecchia guida degli Eterni.
Kingo, il personaggio di Kumail Nanjiani, indubbiamente uno dei migliori personaggi del film e protagonista di una delle introduzioni più divertenti per un eroe MCU. Gilgamesh (Ma Dong-seok) e Thena (Angelina Jolie) ed il loro rapporto platonico nel bel mezzo del nulla in Australia. Druig, interpretato da Barry Keoghan, mentalista, il più restio ad unirsi di nuovo al gruppo e quello che giova dell’arco narrativo migliore in sceneggiatura. Bryan Tyree Henry come Phastos, primo personaggio apertamente omosessuale nel MCU, l’unico che ha veramente trovato un posto in cui stare e persone con cui poter vivere un’esistenza terrena. Ed infine Makkari, primo supereroe sordo ed interpretata da Lauren Ridloff.
Eternals: Un nuovo punto di vista per il Marvel Cinematic Universe
Il risultato è un vero e proprio mosaico epico che trascende lo spazio ed il tempo. Alterna flashback del passato, viaggi temporali, di epoche antichissime come il periodo delle prime popolazioni nella Mesopotamia, l’epoca dei conquistadores fino ad arrivare ad Hiroshima. Ed, ovviamente, a quel 2023 nel quale, con “Avengers: Endgame“, l’universo Marvel ha chiuso parte della sua Storia. Eppure rispetto al gigantismo delle vicende degli Eterni, la Saga dell’Infinito appare minuscola, un’incidenza rispetto ai grandi disegni dell’universo.
Infatti, gli Eterni sono legati alla grandezza del cosmo, alle origini dell’universo. Ad uno scontro millenario tra Bene e Male, ed a tematiche più profonde ed esistenzialiste rispetto ad altri film dell’universo cinematografico. Tutto disseminato in un minutaggio di due ore e quasi quaranta minuti che catturano l’attenzione del film da parte dello spettatore, pur essendo delle volte alcuni passaggi troppo verbosi nelle esposizioni.
Ma quello che stupisce di più, ed è la vera straordinarietà di un film come “Eternals“, sta nel terzo atto. Lì il lato action prorompe. Anche in modo viscerale e stupefacente con effetti visivi impressionanti rispetto agli standard Marvel o del blockbuster contemporaneo, non che però questo escluda il fatto che prima del terzo atto ci sia una CGI altalenante. Ma la densa narrazione ed un comparto comunque straordinariamente visivo formano un’alchimia pregevole e spettacolare.
Commento Finale
“Eternals” è il vero film apripista della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. La Fase della ripartenza, della ricostruzione. Nel caso del film di Chloé Zhao, la ricostruzione è da trovare alle origini dell’umanità, in un gruppo espressione del superomismo mitologico e moderno che pongono l’universo cinematografico da un nuovo punto di vista in una delle produzioni più epiche ed atipiche del MCU.
Recensione di Ettore Dalla Zanna

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Trivia
- Non il solito film Marvel Studios.
- L'alchimia tra la narrativa Marvel e l'ambizioso stile visivo di Chloé Zhao si fondono magnificamente.
- Lo spettacolare terzo atto.
Goofs
- Il film si prende i suoi tempi per caratterizzare ogni singolo personaggio.