Rieccoci con la recensione della decima stagione di “Doctor Who”. Oggi tocca alla quarta puntata, “Knock Knock”.

Una casa sinistramente scricchiolante che divora i suoi inquilini. Un bizzarro padrone che sembra decisamente avere qualcosa da nascondere. In mezzo a tutto questo, ovviamente, un Dottore pronto a salvare la situazione aiutato da Bill. Tutti gli ingredienti per una perfetta puntata di “Doctor Who” erano pronti. Compresa la presenza di David Suchet, il cui istrionismo accoppiato a quello di Peter Capaldi poteva davvero incoronare questa puntata e renderla indimenticabile.

Ma…

Un’occasione perduta

Ma non è andata così, purtroppo. La puntata scritta da Mike Bartlett per “Doctor Who” nonostante le buonissime premesse risulta priva di ritmo e tensione narrativa.
Per tutta la puntata non si riesce mai davvero a stabilire una connessione con i cinque coinquilini di Bill. Personaggi spuntati fuori dal nulla e scarsamente caratterizzati, tanto che mentre scrivo ho già scordato i loro nomi.

Non ci si spaventa con quello che vorrebbe spaventare. Non ci si commuove per una storia che vorrebbe commuovere, ma che è troppo mal scritta, confusa e piena di plot-hole, per riuscire a farlo davvero. Neanche il personaggio di Suchet è degno di nota, nonostante sia interpretato con maestria. Come se non bastasse i suoi duetti con Peter Capaldi sono talmente privi di spessore da inficiare quello che poteva essere tranquillamente il vero punto di forza di questa puntata di “Doctor Who”.

Da fan mi spiace sempre arrivare a certe conclusioni, ma di questa puntata di salva ben poco. Neanche la bravura di Capaldi riesce a tenere in piedi la puntata. Puntata che scricchiola più della casa protagonista e che verrà certamente catalogato tra le puntate di “Doctor Who” più facilmente dimenticabili.

Recensione di Vincenzo Ruscio