5.9/10

Codice Criminale

Regista

Adam Smith

Genere

Crime , Thriller

Cast

Michael Fassbender, Brendan Gleeson, Sean Harris, Rory Kinnear, Lyndsey Marshal, George Smith, Kingsley Ben-Adir

Sceneggiatore

Alastair Siddons

Produttore

Potboiler Productions, Film4, Albert Granville

Durata

99 min

Offerte
Data di uscita

28 Giugno 2017

Codice Criminale. L’affascinante Odissea bucolica di un uomo in cerca di redenzione.

Codice Criminale

Nella verde campagna del Gloucestershire, in Gran Bretagna, i Cutler portano avanti un’insolita tradizione familiare: rapine, corse d’auto e inseguimenti con la polizia. Il capofamiglia/capobanda Colby (Brendan Gleeson) ha educato suo figlio Chad (Michael Fassbender) a non piegarsi a nessuna legge e autorità, allevando un giovane criminale incallito pronto a seguire le orme del padre. Quando però Chad diventa padre a sua volta, matura il desiderio di sottrarsi alla scomoda eredità familiare, abbandonare la vita itinerante e assicurare ai figli e alla moglie Kelly (Lyndsey Marshal) un futuro migliore. Fassbender è un padre in cerca di redenzione, un uomo che si ribella al proprio retaggio, consapevole che il passato non può essere cancellato e che le sue scelte future potrebbero avere conseguenze assai dolorose. La rabbia di Colby e le regole del clan però, non lasciano margine di salvezza.

“Codice Criminale” non è il film che ti aspetteresti di vedere. Non è un action movie su dei fuorilegge, non è un gangster movie, non è un thriller o un poliziesco. Il film è anzi un delicato dramma familiare ed esistenziale. Una menzione speciale va fatta come sempre ai mitici traduttori di titoli, che sanno bene come smontare i significati dei film. “Codice Criminale” ti fa presagire un film alla Luc Besson, con un immortale Fassbender alla Liam Neeson che schiva mille pallottole e vince solo contro tutti. Ma andando a memoria penso che nel film non venga esplosa neanche una pallottola. “Trespass Against Us“. Ripartiamo per lo meno dal titolo originale.

Trespass Against Us

Il significato è biblico e si traduce letteralmente come trasgredire, peccare contro qualcuno. Il termine viene usato nella preghiera Padre Nostro per indicare i “debitori“, coloro che hanno peccato contro di noi, a cui dobbiamo rimettere i peccati. Ma chi sono i debitori in questo film? La famiglia criminale nei nostri confronti, o forse la società nei loro? Io penso più la seconda.

Codice Criminale

I Cutler sono zingari, in mancanza di un termine più consono. Vivono accampati in roulotte senza documenti, conti in banca, stipendi, assicurazioni. Vivono fuori dal mondo e dalla società, rubano ciò che serve, vivono al di là della legge e delle regole, alla giornata. Lo zingarismo, a detta dello sceneggiatore Siddons, è una delle forme di razzismo accettate in Gran Bretagna. Un forte pregiudizio aleggia su di loro, e ogni qualsivoglia tentativo di reinserimento nella società o redenzione viene prontamente ostacolato. Così Chad si trova a far fronte ad un mondo che lo respinge e lo riporta sempre alla sua casa, alla sua famiglia.

La famiglia

“Codice Criminale” è un dramma familiare che attraversa tre generazioni. Dal capo clan Colby, al figlio Chad, al nipote Tyson. Il figlio di Chad è il vero cuore pulsante della storia, l’ultimo anello della catena su cui si riversano tutte la azioni a cascata provenienti dall’alto. Chad vuole solo proteggerlo e dargli una vita normale, lontano da tutto quello che vivono ogni giorno.

Codice Criminale

In questa famiglia la parte vecchia vuole rimanere fuori dagli schemi, mentre la parte giovane vuole entrarci. Chad vuole una vita normale, in società, spinto dalla moglie. Ma deve scontrarsi con la volontà del padre. Colby è un uomo tutto d’un pezzo, arrogante, testardo, che non crede a niente e nessuno se non a se stesso. Lui pensa di sapere cosa sia meglio per tutti e odia il sistema. Non ha mai mandato a scuola Chad, convinto che quella roba gli “fottesse il cervello”.

Chad invece manda a scuola ogni giorno i suoi figli, sperando possano crescere con più possibilità di quante lui ne abbia avute. Ma presto dovrà fare i conti con la realtà. Forse è troppo tardi, non riuscirà mai a redimersi e vivere una vita normale con la sua famiglia. Serve un sacrificio più grande per poter dare un futuro ai propri figli. Ovviamente non spoilero.

Codice Criminale

Il dramma sta quindi nella difficoltà di Chad di liberarsi della sua vita. In fin dei conti però la famiglia non ne esce mai sconfitta in questo film. Dissidi, dissapori, contrasti, tentativi di separazione. Ma alla fine l’unico valore su cui si può contare davvero è la famiglia, che rimarrà sempre tale, unita, per far fronte alle difficoltà della vita. La scena finale è emblematica di tutto ciò.

Codice Criminale

La cornice bucolica…

“Codice Criminale” è avvolto da un’atmosfera simbolica molto affascinante. Si avverte la sospensione nel tempo di una storia universale, che può essere compresa da tutti e in cui tutti possono immedesimarsi. A partire dalla cornice, questa bellissima campagna del Gloucestershire. Un contesto bucolico che lascia da parte tutto il superfluo, tutto ciò che non serve alla riflessione sui significati del film. Lascia libera la nostra vista e la nostra mente di spaziare nei grandi prati verdi e nei boschi selvaggi.

Gli attori sono anch’essi delle facce universali. Michael Fassbender è come sempre straordinario ed ha una potenza incredibile sullo schermo, così come l’intenso Brendan Gleeson e l’incredibile bambino dal volto che conquista, capace di una prova recitativa di una naturalezza unica.

…per un’Odissea simbolica

Universalità che richiama la storia universale per eccellenza: l’Odissea. Il nostro Ulisse-Fassbender è un uomo solo contro il fato. Un uomo che dopo anni di battaglia vuole solo tornare a casa da sua moglie e suo figlio. Ma sul suo cammino l’insidia è dietro ogni angolo. I pericoli lo costringeranno a rimandare e rimandare. Complicheranno la situazione finché la cosa gli sfuggirà di mano e avrà un solo modo per rimediare, scoccando l’ultima freccia al suo arco.

Codice Criminale

Lyndsey Marshal, la moglie, come Penelope deve farsi forza e aspettare, subire senza crollare, limitarsi molto, nella speranza di poter vivere un domani la vita che tanto sogna da anni.

A sostegno di questa mia visione del film c’è una chiara citazione alla vicenda di Polifemo. Il ciclope è incarnato dall’occhio a infrarossi della polizia, che dall’elicottero scruta la campagna di notte alla ricerca di Chad. Ma Chad è l’uomo dal multiforme ingegno e riesce a camuffarsi nascondendosi sotto una vacca, come fece Ulisse sotto le pecore.

Codice Criminale

Menzione speciale per lo sceneggiatore Siddons, che ha saputo stendere un testo mai banale, che sa incalzare, sa segnarti e ti lascia il beneficio del dubbio, senza svelare tutto. Stimola alla riflessione e ti porta a scoprire aspetti metaforici nascosti. In fin dei conti in questa Odissea, Siddons può considerarsi l’Omero di “Codice Criminale”.

Commento finale

Non aspettatevi Taken o un gangster movie. Sarebbe sminuire il valore del film. “Codice Criminale” è uno straordinario dramma familiare, che indaga gli equilibri reciproci di tre generazioni. Potente ed universale come l’Odissea, affronta temi importanti come il pregiudizio, la redenzione e il sacrificio. E lo fa in maniera originale, mostrandoci tutto in un contesto insolito, sospeso nel tempo e fuori dalla società. Un film da apprezzare per la sceneggiatura, la regia, la recitazione e il profondo significato della storia.

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