
Cane mangia cane. Nicholas Cage e Paul Schrader tornano insieme in un thriller ironico e violento!
La trama in breve
“Cane mangia cane” è la storia di tre uomini appena usciti di prigione, costretti a riadattarsi alla vita quotidiana.
Troy è la mente del gruppo, vorrebbe vivere una vita tranquilla ma è sempre mosso dall’odio per la legge e dall’amore per il crimine.
Diesel ha perso interesse quasi per qualsiasi cosa e vive in una sorta di strano nichilismo.
Mad Dog è uno psicopatico sanguinario che non riesce a tenere a freno la sua violenza.
Ai tre capita un’occasione. Un rapimento su commissione, un atto crudele e di discutibile moralità. Un’ultima occasione che potrebbe farli svoltare o condannarli senza appello. Senza vie di mezzo possibili.
Violenza e ironia
“Cane mangia cane” è tratto dall’omonimo romanzo di Ed Bunker edito nel 1996.
Schrader cura esclusivamente la freschissima e moderna regia, lasciando la sceneggiatura a Matthew Wilder. Rispetto al cupo romanzo da cui è tratto, “Cane mangia cane” è un film che cerca di stare dentro agli standard tracciati da Quentin Tarantino negli anni ’90. Il film è molto (ma mai eccessivamente) sopra le righe.
E’ ricco di trovate grottesche e divertenti sia a livello grafico che di sceneggiatura ed è permeato da un’atmosfera di assoluta ironia nera. Ironia che tuttavia risulta perfettamente bilanciata nella descrizione di un mondo fatto di spietata crudeltà. Nulla infatti di quel mondo è edulcorato.
Quella dei nostri personaggi è una parabola tragica e senza speranza, la storia di tre disperati che hanno ben chiaro fin dall’inizio che quella è la loro ultima possiblità. Le loro scelte, il mondo in cui si ritrovano a vivere e non ultimo il Fato, li condurranno a un prevedibile, tragico finale.
Un finale indimenticabile
Il finale infatti è crudele e per nulla consolatorio. Seppur scontato nella sua tragicità e intriso di un certo fatalismo, è scritto e messo in scena in un modo che difficilmente passerà inosservato. Un lungo incubo avvolto in una nebbia rosso sangue, uno schianto e infine la morte più terribile, crudele e spietatamente attuale possibile. Un sogno di riscatto che non si realizza e che mai avrebbe potuto farlo. Perchè alla fine, cane mangia cane.
Il film è insomma promosso a pieni voti. Peccato per la sua brevità (dura appena un’ora e mezza) perché forse venti minuti in più avrebbero aiutato a delineare meglio certe situazioni che vengono lasciate in sospeso. Si ha infatti la sgradevole sensazione che manchi qualcosa, qualche tassello qua e là. Tasselli che avrebbero potuto trasformare in un vero capolavoro quello che invece resta appena (si fa per dire) un godibilissimo, coinvolgente e alla fine anche commuovente film d’intrattenimento. Molti, soprattutto certi puristi del cinema di Schrader, storceranno il naso. Chi scrive pensa invece che di film così ne dovrebbe uscire uno al mese.
Commento finale:
“Cane mangia cane” è un thriller interessantissimo che sa mescolare il dramma e la violenza ad una ironia scorretta e grottesca. Una vera perla, ad opera di uno dei più grandi uomini di cinema viventi. Un grande film.

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