
Blue Jay
Regista
Alexander Lehmann
Genere
Drammatico , Realistico , Sentimentale
Cast
Mark Duplass, Sarah Paulson
Sceneggiatore
Mark Duplass
Produttore
Xan Aranda, Mel Eslyn
Durata
80 min
Offerte
Data di uscita
6 Dicembre 2016 (Italia)
Blue Jay è un film del 2016, presente sul catalogo di Netflix, con Mark Duplass e Sarah Paulson (qui la recensione al suo ultimo lavoro, Ratched) nei panni rispettivamente di Jim e Amanda. I due, fidanzati ai tempi del liceo, si rincontrano per caso in un supermercato della loro cittadina natale, in California: dopo essersi salutati brevemente, finiscono col passare la giornata insieme, a ricordare i tempi passati.
Un film semplice
La storia è dunque semplice, e si concentra prevalentemente sulla capacità dei due attori protagonisti di costruire una chimica impeccabile. Jim e Amanda sono di carattere quasi opposto. Lui, tornato nella cittadina per prendersi cura della casa della madre appena defunta, è un uomo fragile, spesso in lacrime, insicuro. Lei invece è sposata con un uomo più anziano, caratterialmente si dimostra più decisa e sicura di sé. Blue Jay ha un grande pregio, ed è il saper mostrare i due personaggi come esseri umani in tutta la loro complessità, evidenziandone il lato più profondo e delicato. Jim e Amanda non risultano mai noiosi, ad una sola dimensione.
Obiettivo di questo film è proprio il concentrarsi sui rapporti umani, come dimostrano regia e fotografia. La scelta del bianco e nero non concede allo spettatore di essere distratto da aspetti tecnici che a volte, in altri film, distolgono l’attenzione dalla trama. Così anche la regia di Alexandre Lehmann, semplice ma raffinata, che non utilizza movimenti di macchina complessi ma si limita a seguire i personaggi in quelle che alla fine sono i pochi ambienti del film: un bar, un lago ed una casa.
Il talento di Sarah Paulson
Per quanto Mark Duplass, anche sceneggiatore del film, interpreti un personaggio sicuramente interessante e lo faccia in maniera ottimale, bisogna fare una menzione d’onore a Sarah Paulson. Jim infatti rimane per lo più lo stesso durante tutto il film: fragile, triste, sebbene cerchi di mascherare il tutto dietro un finto sorriso. Amanda, al contrario, mostra un più ampio range di emozioni. All’inizio appare quasi impietosita da Jim, sembra assecondarlo perché ha quasi paura di quello che possa succedergli dovesse rimanere da solo. Ma col proseguimento della storia, quando i due iniziano una riflessione sulla loro vita, sul passato, quando addirittura arrivano a fingere di essere marito e moglie, Sarah Paulson dimostra tutto il suo talento e le sue capacità. La bravura degli attori è maggiormente messa in risalto e giunge al culmine nel momento del colpo di scena finale.
Un finale imperfetto
Proprio il finale è, per certi versi, il punto debole del film. Blue Jay racconta perfettamente la storia di due giovani innamorati, che si incontrano nuovamente da grandi, meno spensierati, rinchiusi nei meccanismi della vita di tutti i giorni, alle prese con matrimoni che non convincono fino in fondo (Amanda) o con il lutto e il problema del lavoro (Jim). Il colpo di scena porta al massimo la tensione che si era venuta a creare tra i due protagonisti, ma al climax non segue una degna fine. Appare quasi una certa fretta, il finale sembra raffazzonato, messo alla bell’è meglio, per poi dissolversi rapidamente. Ciò che consegue al colpo di scena risulta poco efficace, facendo passare lo spettatore da uno stato di stupore a una certa perplessità.
Commento finale:
Il film rimane comunque valido, l’atmosfera malinconica di Blue Jay, la sintonia tra i due attori protagonisti, tutto concorre a creare un’emozione profonda e reale. Lo spettatore non fa fatica a immedesimarsi nei personaggi, in nessun punto la storia sembra forzata e inefficace. Anche il finale, per quanto appaia leggermente frettoloso, non impedisce di godersi un film coinvolgente, che porta a riflettere sul passato e su “cosa sarebbe successo se…”.
Recensione di: Giacinto Alba.

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Trivia
- Una storia in cui tutti possono immedesimarsi
- Il talento di Sarah Paulson
- La capacità del bianco e nero di creare un'atmosfera delicata
Goofs
- Il finale frettoloso