7,4/10

BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER

Regista

Ryan Coogler

Cast

Angela Bassett, Letitia Wright, Winston Duke, Danai Gurira, Florence Kasumba

Sceneggiatore

Ryan Coogler, Joe Robert Cole

Produttore

Marvel Studios

Durata

161 min.

Offerte
Data di uscita

9 novembre 2022

In Black Panther: Wakanda Forever l’universo Marvel affronta la morte di Black Panther e l’inizio di un nuovo capitolo per il Wakanda. D’improvviso, però, si presenta loro Namor, capo di una fino allora sconosciuta popolazione sottomarina...

Elaborare un lutto

Prima di entrare nel vivo di Black Panther: Wakanda Forever è doverosa una premessa. Nel 2020, a seguito di un cancro, è venuto a mancare l’attore che interpretava Black Panther: Chadwick Boseman. Invece che cancellare la produzione del nuovo film sull’eroe Marvel da lui interpretato, è stata presa la decisione di portare avanti il progetto in sua memoria, e questo è evidente sin dalle primissime scene del film.

Black Panther: Wakanda Forever
Shuri (Letitia Wright) in una scena del film

Se due anni fa abbiamo pianto Chadwick Boseman, adesso l’universo Marvel in generale e il Wakanda in particolare piangono Re T’Challa. L’elaborazione del lutto è il filo rosso che tiene legati tutto e tutti durante l’intero film. Shuri (Letitia Wright), sorella minore di T’Challa, cerca in tutti i modi di non fermarsi a pensare alla morte del fratello focalizzandosi sul suo lavoro da scienziata. La madre Ramonda (Angela Bassett), invece, la incoraggia ad abbracciare questo dolore.
Il tema del lutto, per quanto apprezzabile, talvolta appare però un po’ troppo presente e ridondante. Forse concentrarsi solo sul lutto del Re T’Challa, senza aggiungere altre storie sarebbe stato più efficace.

 

 

Personaggi espediente

In Black Panther: Wakanda Forever viene introdotto tutto un nuovo mondo sottomarino capeggiato da Namor (Tenoch Huerta). Il fine di Namor è la vendetta e vorrebbe che il Wakanda si unisse a lui. Shuri, però, non vuole stare alle sue condizioni ed è qui che arriva il tasto dolente del film. A questo punto viene introdotto un nuovo personaggio, Riri, (interpretato da Dominque Thorne) unicamente per innescare l’azione della storia. È un difetto che abbiamo già riscontrato in Doctor Strange nel Multiverso della Follia (la cui recensione trovate qui) e che qua viene riproposto.

 

Black Panther: Wakanda Forever
Riri (Dominique Thorne) in una scena del film

 

Insomma, a meno che non si tratti di una nuova possibile minaccia (come Namor) i nuovi personaggi appaiono privi di spessore, buttati come sono nel mezzo dell’azione con poche superficiali informazioni sul loro conto, troppo poche per riuscire a empatizzare con loro. Di contro abbiamo un viaggio introspettivo molto denso su chi già conoscevamo: uno per tutti il caso di Shuri. Il che più che sopperire alla mancanza di profondità del nuovo personaggio, riesce a renderla ancora più evidente.

Un viaggio tra luoghi incantevoli e tradizioni

Già nel primo film di Black Panther uno degli elementi che ha incantato di più gli spettatori è l’ambientazione. Il Wakanda è un luogo meraviglioso in cui la natura incontaminata si unisce alle tecnologie più avveniristiche. Con questo secondo film, Black Panther: Wakanda Forever, continuiamo a immergerci in questo mondo scoprendone nuovi scorci e tradizioni.

Black Panther: Wakanda Forever
Una scena tratta dal film

Oltre al Wakanda, esploriamo anche il mondo sottomarino capeggiato da Namor: Talokan. Ne conosciamo la storia, gli abitanti e la bellezza. Impossibile non notare i punti d’incontro con la popolazione Maya a cui si sono chiaramente ispirati. Secondo il regista Ryan Coogler, d’altronde, questi due regni hanno molte cose in comune: erano entrambi nascosti dal resto del mondo e possiedono entrambi una potente risorsa che il resto del mondo desidera.
Inutile dire che, come in tutti i film Marvel, la cura dei dettagli per quel che riguarda i costumi e la scenografia è impressionante. E d’altronde sia Hannah Bleacher (scenografa) che Ruth E. Carter (costumista) avevano già vinto un Oscar grazie al primo film di Black Panther per il loro lavoro impeccabile.

 

 

COMMENTO FINALE

Black Panther: Wakanda Forever è un film che riesce ad essere un grande tributo a Chadwick Boseman e al Black Panther da lui interpretato. La storia si apre e si snoda lungo questo tema, toccando bene le difficoltà che stanno alla base dell’elaborazione personale di un lutto tanto sofferto. La debolezza sta nell’innesto dell’azione che è affidata all’introduzione di un nuovo personaggio poco riuscita perché frettolosa e superficiale. Ben riuscito, invece, il viaggio in questo nuovo mondo sottomarino e nella sua storia che riesce ad incantarci e indignarci al contempo.

Recensione a cura di Francesca Capone.

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7.5

Buono

Trivia

  • Bel tributo a Chadwick Boseman
  • Le modalità in cui viene esposto il tema dell’elaborazione del lutto
  • I paesaggi meravigliosi del Wakanda e del regno sottomarino di Namor

Goofs

  • Poca profondità nel trattare i nuovi personaggi
  • Un po' di ridondanza del tema del lutto