
ALICE E PETER
Regista
Brenda Chapman
Genere
Avventura , Drammatico , Fantasy
Cast
David Oyelowo, Anna Chancellor, Angelina Jolie
Sceneggiatore
Marissa Kate Goodhill
Produttore
Fred Films
Durata
1h 34min
Offerte
Data di uscita
18/12/2020 (UK)
Non il solito live action
Alice e Peter (Come Away) è un film che prende spunto dalle storie di Alice nel paese delle meraviglie e di Peter Pan, mescolandole e reinterpretandole all’interno di un’altra storia terribilmente più realistica. Alice (Keira Chansa) e Peter (Jordan A. Nash) sono due bambini che perdono loro fratello David (Reece Yates) a causa di un fatale incidente. Il lutto suscita in ognuno dei personaggi emozioni diverse, a cominciare dai genitori: Rose (Angelina Jolie) e Jack (David Oyelowo); distrutti e spaesati, come solo un genitore che perde un figlio così prematuramente può essere. Alice e Peter affrontano la situazione adattandosi come possono, cercando di crescere per sostenere la famiglia.

È interessante come gli elementi delle due fiabe siano introdotti in modo sparso sin dall’inizio del film, per poi esplodere verso il finale avvicinandosi sempre di più ai due racconti che conosciamo. Ma, seppur l’introduzione iniziale risulti piuttosto efficace, il finale appare un po’ troppo frettoloso. L’immaginazione prende il sopravvento tutta insieme e delle spiegazioni sembrano essere tralasciate come se il tempo rimasto fosse ormai troppo poco. Nonostante ciò, va riconosciuta una certa bravura nel non riproporre il solito live action dai toni ridondanti, copia quasi esatta della narrazione di partenza con modifiche politically correct (da cui Alice e Peter non è completamente esente però).
Quando l’infanzia si tinge di nero
Come abbiamo già accennato, uno dei temi portanti di Alice e Peter è il lutto, soprattutto dal punto di vista infantile. Un punto di vista innocente che viene contaminato dalla tragicità della situazione con risultati al limite del macabro. La fantasia dei bambini, prima alternata alla realtà solo nei momenti di gioco e spensieratezza, si trasforma pian piano in una via di fuga. Una via di fuga che occulta la realtà più cruda, trasformandola in un’avventura magica.

La storia continua a scorrere, in bilico tra la leggerezza e il sorgere di sempre nuovi problemi. Ma questo ritmo, inizialmente affascinante, finisce per perdersi e precipitare. Varie problematiche vengono introdotte, ma mai veramente approfondite restando troppo in superficie. Si ha l’impressione che dopo tutta questa graduale introduzione al tema portante -di un’infanzia che viene improvvisamente investita della consapevolezza della morte-, si salti direttamente ad uno stadio che non verrà mai completamente spiegato.
Tra crossover e confusione
Alice e Peter è un film che tenta di unire due fiabe molto famose, talvolta mescolandole tra di loro. Questa scelta si rivela essere una lama a doppio taglio; se, infatti, da un lato appare una trovata più originale, dall’altro a volte sembra creare solo confusione. La voglia di introdurre quanti più elementi possibile che rimandino alle storie originali, talvolta gioca a discapito della coerenza generale del racconto. Solo nel finale le cose ritornano ognuna al proprio posto, per poi rimescolarsi di nuovo.

Probabilmente sarebbe stato meglio introdurre meno elementi, ma dotandoli di maggior significato. Nel complesso il film risulta comunque scorrevole e godibile, pur trattando di temi forti. Ciò non toglie che una struttura più regolare e chiara forse sarebbe stata più congeniale ai fini della storia.
Commento finale
In conclusione, Alice e Peter è un film che riesce a non essere banale, pur mescolando in sé due storie famose. Tratta, infatti, temi delicati con trovate un po’ diverse dal solito, rivestendo con la fantasia la drammaticità della vita reale. Purtroppo certe problematiche vengono introdotte, ma poco approfondite; il ritmo verso il finale si guasta, come se il tempo a disposizione fosse stato mal calcolato e si dovesse concludere in fretta la storia. Il film rimane comunque piacevole da guardare, anche con questi difetti e scivoloni.
Recensione di: Francesca Capone.
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Trivia
- Film godibile e scorrevole
- Bella introduzione degli elementi che rimandano alle due fiabe
- Tematiche forti trattate in modo diverso dal solito
Goofs
- Finale un po' frettoloso
- Il mix delle due storie a volte appare un po' confusionario
- Delle problematiche vengono trattate solo superficialmente