Cose random su Netflix è tornato per la vostra gioia!
Ok, siamo sinceri, sono quasi più felice io di scriverlo che voi di leggerlo. Cose random su Netflix infatti per il sottoscritto è terapeutico. Uno sfogo senza barriere su quella massa informe che è Netflix. Questo mese sono stato molto produttivo, se può essere definita in questo modo l’azione di guardare uno schermo per ore e ore. Parliamo infatti di “3%”, “Psycho Pass”, “Jurassic World” e altra roba sparsa. Mi sono dilungato anche troppo, buona lettura 🙂
DISCLAIMER: non prendete ciò che scrivo come recensioni vere e proprie. Mi limiterò a giudicare con un “Approvato” o “Non Approvato” sotto ad ogni singola opera trattata. Ah non ci sono grossi spoiler. Ovvio che qualcosa dovrò pur dire ma non abbastanza da inficiarne la visione, ok?
3% (Stagione 1)
“3%” (originale Netflix) puzza di produzione indipendente low budget da un chilometro. Questo non lo dico con cattiveria, sia chiaro: tante volte questi progetti hanno il doppio del carattere di altre opere nettamente più grosse. Secondo questa serie, in un futuro alternativo, il mondo sarà diviso tra zona per poveri e zona per ricchi. L’unico modo che hanno le persone povere per cambiare zona è superare il Processo. A 20 anni ogni abitante ha la possibilità di affrontarlo ma solo il 3% di loro verrà scelto per andare a vivere nell’Offshore.
I candidati dovranno confrontarsi in sfide di intelligenza e collaborazione di difficoltà crescente così da capire chi siano i più meritevoli. A questo si mischiano i vissuti dei protagonisti e un bel po’ di complottismo. La serie ha qualche sbavatura riguardo la narrazione e non è proprio originale per quanto riguarda l’idea di fondo però intrattiene per tutta la durata della decina di puntate di cui è composta. Per me è sì.
APPROVATO
Jurassic World

Sono molto triste ma non sarò sicuramente il primo né l’ultimo che si sentirà così dopo la visione del film. Per ovviare ogni dubbio: “Jurassic World” non è un film strappa lacrime, sentimentale o quant’altro. “Jurassic World” è brutto; brutto quasi in ogni suo aspetto e senza via di scampo. Brutto e basta. Ma al di là di questa considerazione generale, parliamo un po’ di che succede nel film.
Dopo i “problemini” avuti con il Jurassic Park originale si decide di crearne uno nuovo più bello, più grande, più tutto. Il parco nel film è già avviato da un po’ e sta subendo un calo di vendite di biglietti e volete sapere perché? Perché le persone si sono scocciate dei dinosauri.

Le persone si sono scocciate dei dinosauri.
Più rileggo questa frase più penso a quanto sia stupida questa premessa. Cazzo ragazzi, la gente va negli zoo a vedere le scimmie, le fottute scimmie, e questi non vanno a vedere i dinosauri. No comment. Per risolvere il problema allora che si fa? Si crea un dinosauro ancora più cazzuto detto Indominus Rex (giuro) che può fare un sacco di cose fighe. Il Cosus Rex infatti può diventare invisibile, è super intelligente e convince gli altri dinosauri a collaborare. Ovviamente questa macchina da guerra si libera mettendo in scena un trucco che manco un bambino in seconda elementare ci sarebbe cascato. Qui entra in scena uno dei nostri protagonisti, un addomesticatore di velociraptor che viene chiamato per risolvere la situazione.

Il film per me è finito quando un tizio dell’esercito propone di usare i velociraptor come arma per i conflitti mondiali. Per la benevolenza di Cristo spero ci sia un girone dell’Inferno solo per voi che avete collaborato alla scrittura di questa cosa. Beh, come potete intuire il film non mi è piaciuto. Fatevi un piacere: quando ve lo ritroverete davanti scorrendo Netflix, passate oltre.
NON APPROVATO
Psycho Pass (Stagione 1)

“Psycho Pass” è un anime fantascientifico che ricorda molto “Minority Report” per quanto riguarda le tematiche. In pratica le persone vengono classificate secondo un indice, calcolato da strumentazione scientifica, che indica quanto il soggetto sia propenso a compiere crimini. Se qualcuno ha il range troppo alto viene considerato come se fosse un criminale pur non avendo fatto nulla.
La cosa molto interessante è che questo coefficiente è influenzato pesantemente da accadimenti, stress e percezione della realtà. Se una donna subisce una violenza, il malfattore influenzerà con i suoi comportamenti il coefficiente della vittima facendolo aumentare. I protagonisti sono una ragazza appena diventata detective e la sua squadra di esecutori. Questi sono persone con un coefficiente da criminale ma scelte dalla polizia perché molto abili nella comprensione della mente dei criminali. Tutto sommato, quindi, “Psycho Pass” è un anime che si pone domande interessanti e si risponde in modo intelligente. Cosa fare quando il sistema su cui si basa l’integrità morale delle persone risulta imperfetto?
APPROVATO
Little Evil

È un film abbastanza spassoso in cui il protagonista, appena sposato con la donna che ama, scopre che il figlio di quest’ultima ha qualcosa che non va. Cioè che in realtà il ragazzino è Satana. Il film puzza di stronzata già dalla locandina, e non è che proprio si smentisca, eh. Però ha il grosso pregio di non prendersi sul serio e le gag mi hanno fatto ridere la maggior parte delle volte.
Le situazioni sono così esagerate da risultare grottesche e ricordano un po’ quelle di “Scary Movie”. Non c’è molto altro da dire in realtà, se cercate un film simpatico senza troppe pretese lo avete trovato. Ah, penso di essere l’unico al mondo a non averlo disintegrato giudicandolo, quindi ragazzi procedete alla visione a vostro rischio e pericolo.
APPR(so che non dovrei scriverlo)OVATO
La Nebbia (Stagione 1)
“La Nebbia” è basato su un racconto di Stephen King, da cui, tra l’altro, è già stato tratto un film. Parla di una misteriosa nebbia che invade una cittadina, e di come chi ci si ritrova in mezzo muoia in modi atroci e assurdi. Ogni luogo dove si rifugiano le persone ha le proprie regole. La chiesa dominata dal misticismo e dal timore, il centro commerciale democratico almeno quanto crudele.
Gli effetti speciali sono un po’ pessimi, gli attori altrettanto e i dialoghi non brillano particolarmente. Ma va bene così: “La Nebbia” si guarda più per le dinamiche da telenovela tra i personaggi che per mostri e morti varie. Certo, il mistero è ciò che invoglia a sapere dove vuole andare a parare la serie, ma questa parla di persone che si trovano in una situazione al limite più che di altro. Dalla seconda/terza puntata, peraltro, potrete assistere a dei picchi di purissimo trash come non ne vedevo da un bel po’. Ragazzi, che dire? Potete spendere il vostro tempo in modo migliore? Ovviamente sì. Volete una serie a caso con cui farvi due risate e alimentare le vostre derive complottistichee? “La Nebbia” fa per voi.
NON APPROVATO
I Don’t Feel at Home in This World Anymore
Finiamo con la ciliegina sulla torta.
Questo film distribuito da Netflix è contemporaneamente hipster, melenso e per adolescenti depressi. Tutto questo eppure è bellissimo. In “IDFAHITWA” (scusate ma devo abbreviarlo per forza) Ruth, una donna sulla trentina, non ne può più dei comportamenti da stronzi che hanno le persone vicino a lei. Chi la supera alla cassa del supermercato, chi non le dà la precedenza ecc ecc.
Fatto sta che Ruth una sera, tornando dopo il lavoro, trova la casa completamente svaligiata. Dopo aver capito che la polizia non avrebbe fatto niente per aiutarla decide che è arrivato il momento di farsi giustizia da sola. Proprio da soli no, perché chiedendo al vicinato se qualcuno avesse visto qualcosa incontra Tony: un Elijah Wood tanto disadattato quanto divertente che deciderà di accompagnare la protagonista in nome della giustizia divina. E niente, il film scorre agrodolce e sognante fino ad un certo punto, in cui accade l’insospettabile. In un secondo la pellicola diventa una guerra pulp che pietrifica lo spettatore. Il film si fa forte del contrasto che crea tra la prima parte e la seconda passando da bello a memorabile in 10 minuti. Visione obbligata.
APPROVATO