Morto a 74 anni il regista di “Non aprite quella porta” e “Poltergeist.
Nato ad Austin il 25 gennaio 1943, Tobe Hooper aveva intrapreso la carriera cinematografica dopo aver lavorato come professore in un college statunitense. La prima pellicola (drammatica), “Eggshells“, si rivelò un grande insuccesso commerciale. Nel 1974 egli organizzò un piccolo cast fatto di studenti e insegnanti del suo college e produsse il classico “Non aprite quella porta“.
Questo prodotto cambiò la storia della cinematografia dell’orrore, diventando uno dei più famosi del genere, ed è considerato il suo capolavoro. Hooper, infatti, ha ottenuto fama per essere stato il regista, sceneggiatore e produttore di quest’ultimo e quindi il creatore dell’assassino protagonista Leatherface.
Faccia di Cuoio, la sporcizia (sia concreta che metaforica), l’assolata location principale. Ingredienti che hanno portato il film nell’olimpo degli horror cult.
Grazie al successo della pellicola, Hooper entrò nell’industria di Hollywood e diresse ancora film come “Quel motel vicino alla palude“, con protagonisti Mel Ferrer, Carolyn Jones, William Finley e Marilyn Burns. Ha diretto anche la miniserie televisiva “Le notti di Salem“.
Nel 1982 Hooper trovò grande successo quando Steven Spielberg gli fece dirigere il film “Poltergeist – Demoniache presenze“, un altro pezzo di storia del cinema. Nel 1986 diresse “Non aprite quella porta – Parte 2“, quest’ultimo però fu considerato una parodia del suo celebre film a causa della presenza eccessiva di humour.
Dopo aver diretto molti altri film, ha partecipato anche alla realizzazione del remake del 2003 del suo iconico film “Non aprite quella porta“, con la regia, questa volta, di Marcus Nispel.
L’ultimo film diretto dal cineasta è stato “Djinn” del 2013, girato negli Emirati Arabi. Il film era basato sulla figura dello jinn, creatura leggendaria della mitologia araba.
Il regista è morto all’età di 74 anni, ma la sua figura rimarrà incastonata nella leggendaria storia della cinematografia dell’horror.
