Snatch – Lo strappo. Follia, pistole e pallottole nel noir comedy di Guy Ritchie

  • Data di uscita: 16 Marzo 2001
  • Genere: Commedia, Gangster
  • Anno: 2000
  • Regia: Guy Ritchie
  • Sceneggiatura: Guy Ritchie
  • Produzione: Columbia Pictures, SKA Films
  • Distribuzione: Columbia Tristar
  • Durata: 104 min

Mafiosi “Scorsese Style” con una spruzzata di UK

Prendete un incontro di boxe clandestino, un po’ di sana mafia londinese e un diamante da 86 carati. Aggiungete una serie di personaggi dai nomi eccentrici come Il Turco, Testarossa, Boris Lametta e Tony Pallottola al Dente. Mischiateli con qualche maiale tritaossa, un branco di zingari, e una banda di neri da strapazzo e otterrete “Snatch”, il secondo lungometraggio di Guy Ritchie, che muovendosi sulla falsa riga di “Lock and Stock and two smoking barrels”, mette in scena, un’altra volta, una rivisitazione comica ai limiti della demenzialità del mondo della Londra gangster.

Complice anche la costruzione di un ricco cast “ad hoc” per l’occasione (Brad Pitt, Jason Statham, Benicio del Toro, e ancora una volta Vinnie Jones), “Snatch” ha una trama spezzettata dalle vicende di personaggi che ruotano intorno al possesso di oggetti (denaro, diamanti, roulotte), come già avevamo visto nel precedente film del regista britannico. I personaggi dicono poco di loro stessi, sono tutti coinvolti a random nel mondo della criminalità organizzata.

Il Turco con il “piccolo” Tommy combinano incontri di boxe con Testarossa, inquietante boss che getta le sue vittime a pezzi come snack ai maiali, Boris Lametta vuole rubare un diamante a Frankie Quattrodita che deve venderlo a La Zucca e il cugino Avi ebrei sempre a caccia di denaro, Mickey detto Lo Zingaro è un’abile boxeur, dai colpi precisi e mortali che fa affari con la compravendita di qualunque tipo di oggetto come Vinny e Sol … tanti personaggi le cui vicende si modificano nel momento in cui ciascuno di loro entra in contatto con un altro anche indirettamente, basti pensare come un semplice cartone di latte possa far scoppiare un incidente mortale, o un cane che inghiottisce una pallina sonante possa fare impazzire tutti quanti.

L’inventiva di Guy Ritchie

E’ questa l’abilità vera e propria del primo Guy Ritchie: prendere dodici personaggi e buttarli alla rinfusa su un foglio di carta, tirare qualche freccia per collegarli l’un l’altro, e lasciarsi ispirare da un dettaglio o un comportamento eccentrico di qualcuno di questi che possa farlo rimanere impresso come una fotografia sulla pellicola nelle persone che ammirano la sua opera.

Il regista è un maestro nel campo di rigirare a suo modo un gangster movie, arricchendolo di effetti da sballo, movimenti di macchina rubati ai migliori film di Scorsese e Tarantino, e un montaggio video e sonoro che nutra a dovere un pubblico che voglia ridere, ma allo stesso tempo godersi un po’ di sana tecnica cinematografica figlia degli anni Novanta.

Il film ormai diventato un “cult” ha ispirato una serie TV prodotta da Sony Pictures per la rete Crackle, la cui “release date” del pilot è quella di ieri, 16 Marzo 2017, in cui tra il cast figura Rupert Grint il “Ron Waesley” della serie dei film di Harry Potter.

Vi lascio al commento finale…

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Commento finale:

Con una intro fatta di jump-cuts ed immagini posterizzate, un montaggio mai banale come anche la regia, “Snatch” può sembrare un doppione di “Lock and Stock” per le tematiche affrontate e per la storia ricca di personaggi incasinati che creano scompiglio, ma si dimostra più maturo.

Il regista infatti dimostra ben più che un semplice marito di pop star, gestendo grandi attori come comici (sul set si giocava davvero a poker, scacchi e si scommetteva infamandosi l’un l’altro), chiamati ad essere sé stessi per costruire questo “puzzle” contemporaneo seguendo le proprie ispirazioni davanti alla macchina da presa (Ritchie non spiegava la parte da recitare agli attori, voleva che ognuno di loro potesse apportare qualcosa di personale al film), in un secondo esperimento UK Style con dialoghi “da veri duri” Hollywoodiani ed effetti speciali esaltanti.

 

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