Kong – Skull Island. Prosegue il filone Monster Movie contemporaneo creato con il Godzilla del 2014, ora con un’altra icona del Cinema
- Data di uscita: 9 Marzo 2017
- Genere: Azione, Avventura
- Anno: 2017
- Regia: Jordan Vogt-Roberts
- Sceneggiatura: Max Borenstein, Derek Connolly, John Gatins, Dan Gilroy
- Produzione: Legendary Pictures
- Distribuzione: Warner Bros. Pictures
- Durata: 118 min
Un Kong più moderno
Stati Uniti, 1973. Mentre la guerra del Vietnam volge al termine, una società di nome Monarch che ricerca forme di vita animali ignote all’uomo, tramite le prime tecnologie satellitari scopre l’esistenza di un’isola inesplorata e fa partire quindi una spedizione con esploratori, reporter e soldati con l’intento di testimoniare le forme di vita presenti sull’isola. Nessuno sa però che vi è un guardiano a proteggere l’isola, o meglio, un re, Kong. Gli uomini della spedizione dovranno quindi affrontare i pericoli dell’isola per poter sopravvivere e tornare a casa.
In occasione dell’uscita nelle sale nell’ormai lontano 2005 del “King Kong” di Peter Jackson, oltre l’ottimo videogioco per Xbox 360 e Playstation 2, uscirono nei negozi anche giocattoli a tema: questa volta il giocattolo è il film stesso. Abbandonando infatti tutti quegli elementi che hanno sempre caratterizzato i film/reboot dello scimmione più famoso del cinema, quale per esempio il romanticismo tra la bella e la bestia, “Kong – Skull Island” abbraccia invece il cosiddetto MonsterVerse, il filone di film dedicati ai due più grandi mostri del cinema iniziato nel 2014 con il nuovo Godzilla, in occasione del 60esimo anniversario del mostro giapponese. Questa volta invece è il turno della controparte americana e il significato della famosa frase “è stata la bella ad uccidere la bestia” cederà il suo spazio a scene con ben più azione sostenute da una sceneggiatura con meno pretese.
Ritorno sull’Isola del Teschio
Il nuovo film di Vogt-Roberts può essere considerata come la vittoria di un franchise che sembrava appartenere esclusivamente al passato, ma che ora grazie alle tecnologie moderne e una schiera solida di fan risulta più vivo che mai. Ma a rendere il film ancora più interessante sono anche, inaspettatamente, i richiami del film del passato come il famosissimo film di Francis Ford Coppola “Apocalypse Now”, grazie a fotografia, musiche e filtri che regalano l’atmosfera del Vietnam e degli anni ’70.
Il Re dell’isola risulta ottimo dal punto di vista tecnico grazie a una efficace motion capture. La scelta del cast risulta invece discutibile, con attori molto conosciuti e talentuosi come John Goodman e Tom Hiddleston che non vengono ben gestiti, rimanendo così anonimi e poco interessanti per lo spettatore, seguendo l’esempio recente dell’attore Michael Madsen in “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. Un’altra simpatica citazione, seppur non confermata, risulta invece la grande somiglianza tra il personaggio di Tom Hiddleston e il famoso archeologo e avventuriero della tetralogia videoludica “Uncharted”, Nathan Drake.
Se il film dedicato a Godzilla non era riuscito a centrare il suo obiettivo a causa della scarsissima presenza del mostro (addirittura poco meno di 10 minuti) in una durata di due ore, il film di Vogt-Roberts con la stessa durata catapulta subito lo spettatore nel mezzo di tutto ciò che il titolo ha da mostrare: l’isola con le proprie creature, luoghi e con la sua popolazione. Il film è semplice e intrattiene, non esige di rimanere nella memoria collettiva ma solo far divertire durante un weekend con amici.
Commento finale:
Il re urla forte e chiaro: la questione non è ancora finita. In futuro arriverà qualcosa di ancora più grande rispetto ai terrificanti striscia-teschi, qualcosa che potremmo giudicare solamente nel 2020 con uno degli scontri tra giganti più attesi del momento, già anticipato dalla scena post titoli di coda. Per ora, abbiamo tra le mani un primo capitolo divertente e passabile. Bene così!