La notte che mia madre ammazzò mio padre. La commedia dell’abbastanza.
Data di uscita: 18 Maggio 2017
Paese: Spagna
Genere: Commedia
Regia: Inés Paris
Sceneggiatura: Inés Paris
Produzione: Ad hoc studios, Canal+ España, Ono
Interpreti: Belén Rueda, Eduard Fernández, Dele Martínez, Maria Pujalte, Diego Peretti, Patricia Monterro
Distribuzione: EXIT Media
Durata: 94 minuti
Conosciamo i personaggi
Isabel è un’attrice sposata con uno sceneggiatore di nome Angel. Entrambi sono divorziati, ma riescono comunque a rimanere in buoni rapporti con i propri ex. Soprattutto Angel, che collabora con la sua precedente moglie Susana per la realizzazione di un film. Il loro obbiettivo è convincere il famoso attore argentino Diego Peretti ad essere il detective protagonista del giallo che intendono girare, in cui l’assassino è una spietata vedova nera.
Isabel decide di organizzare la cena di lavoro a casa, ma poco dopo aver servito le prime portate entra Carlos, il suo ex marito, con la sua nuova fidanzata. L’uomo vuole parlarle con Isabel e i due si appartano in cucina, dove iniziano a litigare furiosamente.
Dopo cena Carlos si sente male finché non cade a terra morente: è stato avvelenato. Tutti i sospetti si riversano su Isabel, ma il mistero risulta più complicato di come appare…
L’intento di Inés Paris era quello di regalarci una black comedy esplosiva, che trova una conclusione nei limiti dell’assurdo. La maggior parte della vicenda si svolge nella villa di Isabel e Angel, ricordando i classici romanzi alla Agatha Christie.
In questo caso però non c’è suspense, ma ironia. “La notte che mia madre ammazzò mio padre” vuol essere una parodia di quel genere.
L’intera responsabilità della buona riuscita del film ricade quindi sugli attori e sulla sceneggiatura. I primi riescono a reggere bene i tempi serrati richiesti dalla commedia, con una recitazione buona, ma che non va troppo oltre il livello accademico. Fatta eccezione per Peretti che riesce a tenere alte le redini del gioco.
Questo basterebbe, se non fosse per la sceneggiatura…
L’idea generale che c’è dietro al film è molto buona. I personaggi sono ben caratterizzati e la trama ha i suoi risvolti originali, soprattutto nei colpi di scena.
Il vero problema è la piattezza dei dialoghi che rovinano moltissimo la pellicola, essendo basata quasi esclusivamente sulla sceneggiatura. Le battute non hanno né l’ironia graffiante e irriverente della black comedy ma nemmeno la completa sregolatezza di una commedia basata sull’assurdo.
Ritrovandosi così in quella strana via di mezzo, nel classico “né carne, né pesce“. Sono solo alcune le battute che arrivano al pubblico, in un continuo altalenare tra piattezza e divertimento.
Ed è un peccato, soprattutto perché da un’idea come questa poteva nascere un film nuovo e brillante. “La notte che mia madre ammazzò mio padre” è il classico film da “devo far passare quest’ora e mezza”.
Tutto sommato è anche piacevole, ma non riesce ad arrivare al pubblico come dovrebbe.
E’ un film “abbastanza“. Abbastanza bello, abbastanza ben recitato, abbastanza ben diretto. Non entusiasma, non fa ridere a crepapelle. Fa sorridere.
Vi lasciamo al commento finale…
[adsense][adsense]
Commento finale:
“La notte che mia madre ammazzò mio padre” è una buona idea sviluppata non abbastanza bene. E’ piacevole, ma non riesce ad arrivare al pubblico come vorrebbe. E’ un film che non osa, che non si spinge oltre, che rimarrà solo un film carino, di quelli da guardare una volta sola. Sarebbe interessante se qualcun altro sviluppasse la stessa idea riscrivendo la sceneggiatura. Il potenziale c’è, ma serve un altro modo per esprimerlo.