La notte non fa più paura. “Il film della gente” disponibile su Sky dal 20 maggio.
Data di uscita: 20 Maggio 2017
Genere: Drammatico
Paese: Italia
Regia: Marco Cassini
Sceneggiatura: Marco Cassini, Walter Cordopatri, Stefano Muroni
Produzione: Ilaria Battistella, Maria Rita Storti
Interpreti: Stefano Muroni, Walter Cordopatri, Valeria Romanelli, Giorgio Colangeli, Silvana Spina, Rosario Petix
Durata: 65 minuti
L’Emilia nel maggio del 2012 ha ospitato un terribile terremoto, conosciuto anche come il terremoto degli operai. La vicenda si svolge proprio nel mondo della fabbrica, della precarietà. Attraverso quattro personaggi il film ripercorre i tragici avvenimenti sismici. Porta a galla i mali contemporanei ed esistenziali di un paese che, nonostante le divisioni territoriali, culturali e generazionali, vive sempre nell’eterna speranza di un futuro migliore.
Il Cinema è tante cose. Arte, informazione, intrattenimento, industria, fabbrica di sogni, testimonianza della contemporaneità e si potrebbe continuare ancora.
Se da un lato possiamo trovare innumerevoli punti di vista su cosa sia il Cinema, dall’altro siamo tutti più o meno d’accordo sul fatto che i film vivano e sopravvivano per la loro capacità di generare emozioni ed arricchire sia il cuore che il cervello dello spettatore.
“Il film della gente” (così è stato giustamente denominato) approda dal 20 maggio sugli schermi di Sky Cinema dopo un lungo percorso fatto di premi, inviti ai festival e piccole ma fortunate presentazioni in alcune sale. Il film sta conquistando un pubblico sempre maggiore. Rapito dall’umanità, dal coraggio ed anche dalla sorprendente intelligenza cinematografica di questi giovani che hanno interamente scritto, prodotto e realizzato questo progetto (girato in appena 10 giorni!).
In missione per conto degli uomini e del Cinema
Quanto è attuale “La notte non fa più paura”…
Si parla di un avvenimento che ha segnato l’immaginario storico di questi anni. Una ferita tanto tremenda per le vittime coinvolte quanto sinistramente simbolica, quasi profetica per il destino del nostro popolo verrebbe da dire. Gli ideatori hanno intercettato alla perfezione la portata della tragedia emiliana e non nel limitato ed istantaneo manifestarsi di essa. L’hanno letta nella sua completezza, nei suoi semi, nelle sue radici. Nel suo violento impatto e nell’effetto che avrà sulla pelle di chi questo buio (o “La notte” se preferite) lo patisce come un tunnel senza via d’uscita.
In altre parole questo piccolo grande film non “fotografa” la realtà. Piuttosto la rielabora nel suo costante e caotico movimento e ne conferisce un ordine figurativo, simbolico e tematico. Il film è Cinema proprio perché racconta la difficoltà universale di vivere lo stordente muoversi del mondo, tradurne gli esiti e finalmente trovare soluzioni concrete.
Il lato più tecnico
Restando più coi piedi per terra, il film funziona anche in tutte le sue componenti realizzative.
Gli attori sono perfetti nella loro naturalistica ruvidezza, aiutati dalla compressione narrativa che risucchia il tutto in un’oretta. Ideale la durata non convenzionale. Questa lascia il film in un’efficace sospensione tra la “fiction”, coi suoi eterogenei linguaggi (la mescolanza dei registri espressivi è orchestrata alla grande), e il valore documentaristico della visione, inteso come calore, vicinanza umana e fedeltà storica.
I temi s’incastrano a meraviglia in quest’opera audiovisiva. Un’opera molto complessa se si pensa al soggetto trattato e al fine primario di raccontare un preciso fatto dell’Italia contemporanea. Ed è anche per questo che a “La notte non fa più paura” spetta ulteriore merito. La relazione con lo spettatore si fonda sulla volontà di stimolare la coscienza-memoria visiva che è instaurata dentro di noi e che (in)consciamente determina la nostra possibilità di vivere e comprendere prima l’opera e poi il mondo che essa racconta. Il film è fatto da giovani e si vede. Chapeau!
Vi lasciamo al commento finale…
[adsense][adsense]
Commento finale:
“La notte non fa più paura” è un film bellissimo e necessario. Una voce di cui avevamo bisogno e che ci ricorda quanto sia importante per il Cinema raccontare ancora oggi storie di vita vera, stabilendo un rapporto amorevole, sincero e rispettoso nei confronti dello spettatore. Non esistono francamente motivi per cui dovrebbe essere evitato da un certo tipo di pubblico, quindi questa volta (con mia grande gioia) saltiamo la scomoda convenienza del voto e dei pro/contro.