Red, White & Royal Blue. Un adattamento privo di verve.

Una relazione segreta tra il principe d’Inghilterra e il figlio della presidentessa degli Stati Uniti: questo è Red, White & Royal Blue, adattamento filmico dell’omonimo romanzo scritto da Casey McQuiston, uscito su Amazon Prime il 22 luglio 2023.

Per quanto il libro abbia riscosso nel complesso un discreto successo, soprattutto tra giovani lettrici, questi punta a un pubblico di nicchia e ben specifico: i nostalgici per le commedie romantiche degli anni ’90 e primi 2000, appassionati però anche di storie a tema LGBT, e infine desiderosi di vedere questo un mix dei due nella cultura mainstream – senza dover ricorrere alle fanfiction o Wattpad. L’autrice stessa ha confermato questo obiettivo e si può dire abbia trovato una formula vincente, comprendendo perfettamente il suo target.

Sorprese peggiori del previsto

Premessa: io sono il target. Ho letto il libro e attendevo da più di un anno il film. Essendo una produzione Amazon Prime le mie aspettative erano basse: d’altronde, neanche pretendo che la storia si finga più di quel che effettivamente è. Immaginatevi quindi la tragicomicità nel sentirmi molto più delusa di quanto pensassi. Ancora adesso la piattaforma mi incita a guardare il finale, che ho deciso di saltare.

Un film quasi identico alla matrice originale, eppure risultata piatto, noioso e lento. Anche la fetta di pubblico già fidelizzato non è soddisfatta?

Le polemiche erano già iniziate con la rivelazione degli attori protagonisti: Taylor Zakhar Perez per il figlio della Casa Bianca Alex Claremont-Diaz, al fianco di Nicholas Galitzine nel ruolo del principe Har – Henry, il terzogenito della famiglia reale. I due non sono noti esattamente per film di qualità (due esempi sono The Kissing Booth e Cindarella). Eppure nel complesso funzionavano alla perfezione, lasciandomi piacevolmente sorpresa. Si sente alchimia nella coppia, è evidente che i due attori hanno compreso appieno i loro personaggi, nelle loro intenzioni e nei tratti drammatici. Lo stesso non si può dire per Uma Thurman, la quale ha sfoggiato una pessima performance per niente degna del suo curriculum.

Un adattamento sterile

Appurato quindi che il problema non risiede decisamente nella scelta del cast (anche se sembra più una coincidenza che un’intuizione), rimane l’altro elemento chiave: la regia, a cura di Matthew Lopez. Questa è estremamente algida e neutra. Le scene si presentano più come una registrazione degli eventi, messe poi in fila secondo l’ordine narrativo richiesto. Non c’è ritmo, personalità, né un tocco creativo personale – anzi, le poche scene originali sono ancora più noiose e non offrono valore aggiunto.

Potrebbe essere definito, al più, un buon progetto scolastico. Siamo sicuri che Lopez abbia voluto creare questo film? O gli è stato semplicemente assegnato dal destino? Perché RW&RB potrebbe essere definito come un compito per casa portato a termine il giorno prima della deadline.

Hanno costruito un prodotto incentrando il lavoro sulla semplice trasposizione dal linguaggio scritto a quello visivo. Ma non basta riscrivere i dialoghi e le scene come monaci amanuensi per avere lo stesso impatto emotivo. Hanno ignorato il suo stesso spirito genuino, il desiderio di sentire le farfalle nello stomaco come quando eravamo ragazzini. Come d’altronde sempre più spesso avviene per i servizi streaming, soprattutto nei generi leggeri come la commedia, i produttori, i manager e i CEOs grazie ai big data sanno perfettamente cosa offrire, ma non sembrano proprio cogliere il perché.

Qui il link alla pagina del film su Amazon Prime Video. Per ulteriori articoli, clicca qui per visitare la nostra homepage!

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