Natale è alle porte e, mai come in queste feste di Natale, in un’annata così burrascosa e tragica, gli italiani resteranno davanti al televisore. Ma si sa i film natalizi fanno parte delle nostre tradizioni, come la diaspora tra pandoro e panettone, l’albero addobbato e la classica tombolata del 25 Dicembre. Eppure, c’è un parte di film natalizi che non vengono considerati dall’immaginario comune, perché labilmente legati alla magia natalizia o che, per la maggior parte, sovvertono quello spirito natalizio di condivisione e pace. Stanchi di film buonisti e zuccherosi? Stufi dei soliti film passati sui canali tv generalisti? Ecco cinque horror per passare un Natale alternativo ed anche per augurarvi un sereno Natale in completa sicurezza.

1. Christmas Evil – Un Natale macchiato di sangue (1980, Lewis Jackson)

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Conosciuto anche con il titolo “You Better Watch Out“, ispirato alla figura del Babbo Natale assassino dei fumetti EC, e considerato da John Waters come il miglior film di Natale, “Christmas Evil” non è il classico slasher che tenta, ad esempio, di riproporre la formula di “Black Christmas“, bensì è un curioso dramma psicologico che esonda nel finale sanguinolento e di stampo classico (evidente l’omaggio al finale di “Frankenstein” di James Whale) e che poggia tutto il suo peso specifico sul character study del protagonista, Harry, ed il progressivo deterioramento della mente di un uomo che sostanzialmente è un bambinone, con evidenti disturbi mentali, che non sa rapportarsi con il mondo adulto, calpestato moralmente dal cinico pragmatismo, dalla meschinità umana, e dall’edonismo borghese (persino il fratello più grande, uomo sposato e di gran successo, lo considera un povero inetto), e motivato a farsi giustizia da sè.

Harry è talmente ossessionato dal Natale e dallo spirito natalizio (dettato da un trauma infantile dopo aver visto il padre, vestito da Babbo Natale, consumare con la madre), a tal punto da osservare, con abitudini inquietanti, i vari bambini del posto, e prendendo nota dei loro comportamenti per inserirli nella lista dei buoni o dei cattivi, ed a tal punto anche da considerare il ruolo di Babbo Natale come una seconda pelle. Un’icona attraverso cui Harry, specialmente nella seconda parte del film, sfogare le sue frustrazioni ed i suoi disturbi psichici, mostrandosi come un gentile giullare, rispettato ed amato dai bambini, ma sbertucciato dagli adulti, i quali lo vedono solo come un clown d’intrattenimento. Ma, a volte, per portare un po’ di gentilezza nel mondo, servono un paio di colpi d’accetta.

2. Un Minuto a Mezzanotte – Codice Babbo Natale (1989, René Manzor)

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Il bambino più badass degli Anni Ottanta contro il Babbo Natale più psicopatico di sempre! Uscito un anno prima di “Mamma Ho Perso l’Aereo“, “Un minuto a mezzanotte” ne è il prototipo oscuro e tragico, un thriller sorprendente, una lotta all’ultimo sangue tra il ragazzino, Thomas, ossessionato con “Predator” e “Rambo” (ma anche con il “Zorro” di Duccio Tessari e “Conquest” di Lucio Fulci), esperto di tecnologia, fortemente credente alla figura di Babbo Natale – ma tutta questa vicenda lo cambierà profondamente – e quello che il giovane protagonista credeva di essere Babbo Natale, un pazzo assassino che forse è diventato vittima degli eventi che lui stesso ha causato perché emarginato sin dall’inizio del film, incline facilmente alla rabbia, ed incapace di rendere felici i bambini in questo clima natalizio.

La regia di René Manzor la fa da padrone. Anche grazie al montaggio, con un ritmo serrato, inquadrature strette, movimenti vorticosi della mdp, sequenze superlative in slow-motion, ma ad intensificare tutta l’atmosfera e la vicenda narrata è sicuramente la scenografia gotica. Il maniero in cui Thomas vive con la madre ed il nonno (che, in modo subliminale, può essere inteso come la parte infantile di Thomas, la parte cieca che crede ancora allo spirito natalizio e dà corda al nipote) è una struttura labirintica d’indubbio valore artistico. Sembra di vedere la versione più schizzata e visionaria della Wayne Manor del “Batman” di Tim Burton!

Tenebrosa e grottesca al tempo stesso. La risoluzione finale sembra più la sconfitta dell’innocenza che una vittoria. Sia per chi è maturato completamente da questa lotta per la sopravvivenza. Sia per chi voleva semplicemente lavorare, far felice i bambini, e potersi comprare degli stivali nuovi. Un classico imperdibile.

3. Better Watch Out (2016, Chris Peckover)

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Conosciuto in Italia anche come “Scary Christmas“, “Better Watch Out” è uno di quei film da prendere e guardare a scatola chiusa. Solo la premessa: la giovane Ashley, che fa da babysitter al figlio dei Lerner, si ritrova costretta a difendere il piccolo dagli sconosciuti che irrompono in casa. Aggiungere qualsiasi altra cosa sulla trama rovinerebbe la visione. Un home invasion sopraffino e sorprendente nella scrittura, con toni da disturbante commedia nera, con il ritmo dell’horror e con il cuore di una sarcastica satira suburbana. Aspettate i titoli di coda per il vero finale.

4. The Children (2008, Tom Shankland)

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The Children” fa parte di quella cerchia di film in cui, come “Grano Rosso Sangue“, “Ma come si può uccidere un bambino?” e “Bloody Birthday“, in un modo o nell’altro, gli assassini sono bambini. La prima parte è tutta di preparazione: due sorelle, con alcuni problemi di relazione con gli altri, decidono di risolvere i loro problemi trascorrendo il Natale insieme alle reciproche famiglie in un cottage immerso nella neve.

Tom Shankland si focalizza, inizialmente, sull’affetto dei genitori verso i figli. E soprattutto al sempre più crescente peggioramento della salute di questi bambini, i quali sembrano aver contratto un misterioso virus che intacca le loro difese immunitarie, facendoli diventare dei pazzi assassini. La seconda parte è sanguinosa, implacabile e tragica. Come come centro nevralgico c’è la difficoltà dei genitori nell’essere anche disposti ad uccidere i loro stessi figli pur di salvarsi. Un horror che fa il suo, in modo egregio, disturbante e fastidioso. Come un buon horror deve fare.

5. Mercy Christmas (2017, Ryan Nelson)

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Quando il Natale in famiglia diventa… cannibalico! Quando l’impacciato e bonaccione Michael Briskett incontra la ragazza dei suoi sogni, Cindy, che lo invita a passare il Natale presso quella che sembra una famiglia perfetta, questo ignora che sarà proprio lui il pranzo di Natale. “Mercy Christmas” è una deliziosa commedia horror caratterizzata da un caustico spirito antinatalizio, ma soprattutto da uno spirito antiparentale impossibile da rigettare. Una parossistica satira delle festività in famiglia che sembra uscita letteralmente dalla filmografia del primo periodo dei fratelli Coen, un divertente e macabro mattatoio con tocchi di gore per nulla banali, tra gente fatta a pezzi, crani fracassati con ferri da stiro e facce sfondate con mazze da golf.

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