Buona Festa della Mamma: 10 madri iconiche del Cinema!

Il 10 maggio è la Festa della Mamma e noi di CineWriting vogliamo festeggiarlo con dieci tra le madri più iconiche del Cinema. Per divertirci un po’ di più, le abbiamo suddivise in due categorie: le 5 migliori e le 5 peggiori. C’è una fuori concorso, però, a cui non potevamo rinunciare…

american pie
La mamma di Stifler (American Pie)

Le 5 mamme migliori

5) Madre (Bong Joon-ho, 2009)

mother

Kim Hye-ja interpreta Hye-ja, in un gioco di rimandi tra realtà e finzione, madre dolce di un ragazzo con disturbi mentali che viene accusato di un brutale omicidio nonostante le prove poco convincenti raccolte dagli inquirenti.

Questa donna, amorevole e protettiva nei confronti del suo unico figlio, si rifiuta di credere alle accuse e inizia la sua indagine per trovare il vero colpevole. Madre terribile e dolce ma con un’aura di mistero e ferocia che contraddistingue la poetica del regista e porta alle estreme conseguenze la sua analisi del rapporto tra una madre e un figlio.

4) Mother! (Darren Aranofsky, 2017)

mother!

Jennifer Lawrence è la protagonista di questo thriller allegorico e spiazzante. La storia è quella di una coppia che si prepara ad avere un figlio, ma quando accolgono in casa due ospiti inattesi inizia una serie di episodi surreali e sempre più inquietanti, fino a trasformare la loro vita in un inferno. In questo caso, la protagonista non è solo una donna che diventa madre, ma rappresenta Madre Natura stessa, che viene minacciata e maltrattata dalla malvagità dei esseri umani. Nonostante questo, però, Madre Natura è più forte e non smette di proteggere la Vita anche quando l’uomo diffonde la morte.

3) Rosemary’s baby (Roman Polanski, 1968)

rosemary's baby

Rosemary (Mia Farrow), incinta, è sposata ad un attore sconosciuto, ma all’improvviso vede il marito diventare famoso. Al momento del parto il bambino nasce morto, ma per caso Rosemary viene a scoprire di una messa nera nella quale un neonato è il protagonista. La donna comprende l’atroce verità: il marito ha ceduto il figlio in cambio del successo. Demoniaco o no, però, il bimbo è comunque suo figlio e Rosemary accetta di prendersi cura di lui.

2) Jojo Rabbit (Taika Waititi, 2019)

jojo rabbit

Jojo, un ragazzino tedesco, scopre che sua madre Rosie (Scarlett Johansson) nasconde una giovane ragazza ebrea in casa. Aiutato dal suo unico amico immaginario Adolf Hitler, Jojo deve fare i conti con il proprio cieco ed infantile nazionalismo.

Rosie è dolce, protettiva, comprensiva e buona. Insegnerà al piccolo Jojo ad amare e allontanare le cattive ‘amicizie’.

1) Room (Lenny Abrahamson, 2015)

room

Joy (Brie Larson) e suo figlio Jack sono rimasti imprigionati in una stanza per cinque anni a seguito di un sequestro.

La donna soffre quella condizione, ma è forte per suo figlio e lo protegge dalla verità sulla loro condizione con fantasia e attenzioni. L’amore di Joy per suo figlio è così forte che metterà a rischio la sua vita pur di permettere a Jack di uscire e vivere una vita normale.

Le 5 mamme peggiori

5) Tonya (Craig Gillespie, 2017)

tonya

Tonya è la vera storia di Tonya Harding, la pattinatrice americana che nel 1994 è stata protagonista di uno scandalo sportivo.

Allison Janney interpreta la madre di Tonya, LaVona Golden: una donna oppressiva, eccentrica, violenta e spregiudicata, che non ha mai dimostrato segni d’affetto per la figlia. Non proprio la mamma che vorreste avere.

4) Venerdì 13 (Sean Cunningham, 1980)

friday 13

Film horror tra i migliori esponenti del genere slasher, Venerdì 13 racconta la storia di una serie infinita di violentissimi omicidi a Camp Crystal Lake, e celebra il mito di Jason Voorhess come uno dei più spietati (e fighi) serial killer cinematografici.

Ma prima di lasciare il palco e alzare il sipario sulla furia di Jason, il primissimo film della saga ci racconta la triste storia del piccolo, e lo fa attraverso il dolore di una madre che ha perso il lume della ragione. Sarà proprio il ricordo della madre Pamela, spietata assassina vendicatrice del figlio, a spingere Jason (e il brand) verso una decina buona di altri capitoli. Una madre dura e spietata, che fa quello che fa per amore del figlio. Più o meno come tutte le madri, giusto?

3) Babadook (Jennifer Kent, 2014)

babadook

Amelia (Essie Davis) perde il marito per colpa di un incidente d’auto avvenuto nello stesso giorno in cui ha dato alla luce il loro unico figlio Samuel. La donna affronta la solitudine con coraggio e aiuta il bambino a combattere contro la sua paura dei mostri, ma si renderà conto che non si tratta di una paura del tutto infondata.

Amelia diventerà violenta e cattiva, posseduta da un mostro che non le darà pace. Babadook è la metafora dello squilibrio mentale che colpisce senza preavviso e l’unico modo per sconfiggerlo è la forza del legame madre-figlio, che permetterà ad Amelia e Samuel di vivere una vita (quasi) normale.

2) Hereditary – Le radici del male (Ari Aster, 2018)

hereditary

Dopo la morte della matriarca della famiglia Graham, sua figlia e i suoi nipoti iniziano a scontrarsi con alcuni terrificanti segreti riguardo la propria discendenza, cercando di superare il sinistro destino che hanno ereditato.

L’interpretazione di Toni Collette vale da sola il prezzo del biglietto: la sua Annie Graham è disperata, immersa in una famiglia disfunzionale ai massimi livelli e invischiata in una brutta storia dai toni paranormali. Anche questa volta è il dolore per la perdita (doppia; prima la madre e poi…) a far venire a galla cattiveria repressa, follia e ossessione in un horror che abbiamo amato moltissimo. Il film è scritto e diretto da Ari Aster, giovane promettentissima leva dell’horror americano lo scorso anno in sala con il bellissimo, e forse anche superiore, Midsommar – Il villaggio dei dannati.

1) Psycho (Alfred Hitchcock, 1960)

psycho

Beh, che dire… probabilmente la madre peggiore della storia del cinema. Norma Bates cresce il figlio Norman da sola, inculcandogli il concetto che tutte le donne, eccetto lei, fossero malvagie e niente meno che prostitute. Norman cresce in una relazione madre-figlio a dir poco distorta e morbosa, al punto di essere geloso del nuovo marito della donna. L’influenza negativa di Norma persisterà in Norman persino dopo la sua morte, in un film letteralmente da brividi che ha fatto la storia. Chissà come avrebbe festeggiato lei la festa della mamma…

Buona Festa della Mamma!

La mamma è sempre la mamma! Quale modo migliore di festeggiarla se non passare del tempo con lei, magari guardando un bel film?

Cercate un po’ di ispirazione per un altro film sul tema? Provate la nostra recensione di Lady Bird!

dumbo
Buona Festa della Mamma!

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