Chi ha detto che i film in bianco e nero sono noiosi? Sfatiamo questo mito.

Film in bianco e nero

“I film in bianco e nero sono noiosi!” è una frase che si sente dire spesso. Ormai così accecati dal CGI, un film “vecchio” sembra da neolitico. Ma non eravamo fino a ieri come nani sulle spalle di giganti?
Perché, per dire, in teatro continuano a rifare Shakespeare, in letteratura si legge Svevo, mentre se per caso ci si imbatte in una pellicola di Chaplin, allora è tutto vecchio e noioso?
Quando Fantozzi ha detto che “La corazzata Potëmkin” era una cagata pazzesca, il pregiudizio era già in atto.

In questo articolo abbiamo cercato di sfatare questa diceria, elencando e descrivendo brevemente 7 film che, nonostante l’assenza di colore, sono ancora capaci di farci emozionare. Pellicole senza età che resteranno per sempre nella storia del cinema.

1. Casablanca (1942)

Film in bianco e nero, Casablanca

Casablanca è la storia d’amore che tutti ricordano e che in molti hanno sognato di avere. Siamo in piena Seconda Guerra Mondiale e Rick (interpretato dal tenebroso Humprey Bogard), espatriato statunitense, gestisce un locale a Casablanca, occupata dal Governo di Vichy filo-nazista.
Lì incontra Ilsa (Ingrid Bergman), con cui aveva avuto una storia a Parigi. È in compagnia di suo marito, Lazlo, leader della resistenza cecoslovacca, fuggito da un campo di concentramento e ricercato dalla Gestapo.
I due vorrebbero fuggire in America e Rick, ancora innamorato di Ilsa, dovrà scegliere se lasciarla andare o seguire i propri sentimenti.
Un’avventurosa storia d’amore in bianco e nero, con due degli attori più iconici della Hollywood di quegli anni, le cui battute ancora oggi sono spesso citate in altri film.

2. La dolce vita (1960)

Film in bianco e nero, La dolce vita

Marcello (Marcello Mastroianni), è un giornalista mondano della Roma degli anni ’50-60. Lavora per potersi permettere un posto in quella “dolce vita” che descrive nei suoi suoi articoli.
Avendo abbandonato il suo sogno di diventare scrittore, si disprezza, nascondendo questo suo lato creativo nella noia, circondandosi di sfarzo, ogni sera pronto per una festa nuova.
Un film duro, in cui Fellini descrive, episodio dopo episodio, la sempre più cupa degradazione umana di fronte all’incessante progredire della modernità ormai fuori controllo. La pellicola contiene scene crude, dissacranti, fino ad essere addirittura blasfeme. Non sorprende che ai tempi “La dolce vita” abbia fatto così tanto scandalo, mostrando al mondo una Roma (e un’Italia) che non era più il luogo idilliaco creduto dai più.

3. Frankenstein Junior (1974)

Film in bianco e nero, Frankenstein Junior

Senza dubbio il film più famoso di Mel Brooks, “Frankenstein Junior” è un’esilarante commedia parodistica in bianco e nero sul celeberrimo romanzo horror di Mary Shelley e dei film che ne sono seguiti (in particolare il “Frankenstein” di James Whale). Con le sue strampalate gag, è una pellicola davanti cui è impossibile restare seri. Un cult che meglio di tutti esprime la sua essenza.
Il suo ritmo magnetico tiene lo spettatore attaccato allo schermo, senza la benché minima ombra di tempi morti. Sono poche le commedie che riescono a mantenere questo tenore per tutta la loro durata.

4. A qualcuno piace caldo (1959)

Film in bianco e nero, A qualcuno piace caldo

“Ma che cosa?” Ci si chiederà leggendo il titolo. Il jazz, naturalmente!
“A qualcuno piace caldo”, una delle commedie più originali di Billy Wilder,  è un film di una frenesia unica. Durante il proibizionismo, Joe (Tony Curtis) e Jerry (Jack Lemmon) sono due musicisti squattrinati che diventano involontariamente testimoni di un’esecuzione mafiosa: la strage di San Valentino, 1929.
Terrorizzati cercano in tutti i modi di fuggire e per fare ciò si travestono da donne ed entrano a far parte di un’orchestra completamente al femminile. Incontrano così Zucchero (Marylin Monroe) e inevitabilmente Jerry/Daphne si innamora di lei, nella disapprovazione più totale di Joe/Josephine.
La maestria di Wilder è alle stelle e sorprende che un film così volutamente provocatorio sia stato amato e premiato fin da subito.

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5. Il federale (1961)

Film in bianco e nero, Il federale

Giugno 1944, Primo Arcovazzi (Ugo Tognazzi), graduato della milizia, ha il compito di riportare a Roma il professor Erminio Bonafé, noto antifascista in fuga. Se la missione andrà bene, verrà nominato Federale, carica che agogna da tutta la vita.
Il film, condito da una certa ironia amara, è una descrizione dell’Italia di quegli anni e di come il paese sia riuscito a sopravvivere durante la guerra. Seppur alcuni personaggi appaiano come maschere caricaturali, soprattutto il protagonista, durante il viaggio si incontra tutta una sfumatura di individui che perfettamente descrivono lo smarrimento e le false credenze che il fascismo aveva portato con sé.
Verso la fine del film la guerra termina e Primo è costretto a venire a contatto con una realtà di cui non immaginava nemmeno l’esistenza: l’Italia è stata liberata e ora lui non ha più uno scopo. In un finale drammatico, il cui vero protagonista è l’ingenuità di un uomo che davvero credeva nei propri ideali, pur non sapendo con concretezza cosa ciò implicasse.

6. Psycho (1960)

Film in bianco e nero, Psycho

Per gli appassionati dell’horror, Pyscho è un film che va visto. Diretto da Alfred Hitchcock, ha come protagonista Marion Crane (Jenet Leigh), segretaria di un’agenzia immobiliare, da cui ruba 40.000 dollari e si da alla fuga.
Stanca decide di fermarsi al Bates Motel, gestito da Norman (Anthony Perkins) e la madre, ma la sera stessa viene uccisa nella doccia… Saranno il fidanzato Sam e la sorella Lila a risolvere il mistero.
Una pellicola ricca della classica suspense che solo un regista come Hitchcock sa creare. I colpi di scena sono molti ed imprevedibili, in un film che ha stravolto completamente le regole per fare cinema.

7. Vogliamo vivere! (1942)

Film in bianco e nero, Vogliamo vivere

“Vogliamo Vivere!” è una commedia satirica diretta da Ernst Lubitsch, il cui soggetto è l’invasione tedesca della Polonia. I protagonisti sono una compagnia teatrale di Varsavia che sta portando in scena l’Amleto e una commedia sul nazismo.
Dopo l’invasione ed una serie di malintesi, gli attori diventano spie, impersonificando davvero i propri personaggi della commedia. Il risultato è una pellicola dal ritmo intenso che mette in scena una serie di situazioni improbabili, che al contempo però sembrano verosimili, parodizzando pesantemente il regime nazista.
La leggerezza del Lubitsch Touch ha la capacità di non far scadere questo film nel grottesco, conferendogli una piacevolezza e scorrevolezza non indifferenti.

…E l’elenco di film in bianco e nero potrebbe proseguire all’infinito, soprattutto per quanto riguarda il cinema italiano. Queste sono solo alcune delle immortali pellicole che hanno segnato la storia del cinema.

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Commenti per ““I film in bianco e nero sono noiosi!” 7 pellicole per dire il contrario

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