Su CineWriting l’intervista a Matteo Lolli, disegnatore italiano per la Marvel, ospitato da Crazy Comics.
Giovedì 20 Aprile Matteo Lolli era a Varese, più precisamente è stato accolto nella fumetteria Crazy Comics (via Carrobbio 15, Varese), dove ha ricevuto i fan ed ha firmato fumetti.
Tra autografi, foto e qualche schizzo, Matteo Lolli ha anche avuto il tempo e la gentilezza di parlare con il nostro collaboratore Gabriele Di Martino, che è riuscito a farsi strada nella calca per porre al fumettista qualche domanda.
Matteo Lolli si è diplomato al liceo scientifico, ed ha seguito successivamente un corso di fumetto, spinto dalla sua passione per il disegno.
Ha cominciato a lavorare per la Marvel nel 2008, ed è uno dei disegnatori che si occupano del mercenario chiacchierone più amato di sempre, “Deadpool“.
L’intervista
Gabriele – Ti piacerebbe disegnare qualcosa oltre a “Deadpool”?
Matteo Lolli – Bhe sì certo!
Sempre rimanendo in ambito Marvel mi piacerebbero sia Thor che i Guardiani della Galassia. E va beh gli X-Men sono un mio grande mito, quindi mi piacerebbero.
Per quanto riguarda la DC invece penso mi piacerebbe Batman, grande classico, però non è facile…
Oppure una serie inedita mi piacerebbe molto, ma ci vorrebbe un buono scrittore ed una bella storia.
Gabriele – Ti ho sentito dire che per le varie tavole ci sono diversi tempi di consegna…
Matteo Lolli – Si, più che per i tempi di consegna a seconda della pagina e della sceneggiatura varia molto il tempo di produzione.
Per cui se è una splash page ci metto meno che con una pagina con sei vignette di cui tre visioni della città, oppure altre pagine in cui ci sono molti cambi di scenografia. Si impiega molto tempo più che altro anche per documentarsi sulle varie ambientazioni da fare.
A livello di produzione si impiega quindi da un giorno o anche meno fino a tre giorni.
Gabriele – Non per metterti in difficoltà, ma secondo te è più difficile fare il lavoro del disegnatore o di chi costruisce la storia?
Matteo Lolli – Allora, ogni mestiere ha la sua difficoltà ovviamente, e soprattutto se dicessi che è più facile il mestiere dello scrittore mi ucciderebbero…
Però il discorso è che effettivamente sono due cose diverse.
A livello solo di tempi di produzione penso che siano inferiori quelli di uno scrittore, perchè gli scrittori riescono a seguire più serie contemporaneamente. La loro bravura è nel saper gestire più serie e riuscire a mantenere il livello di qualità.
Mediamente un disegnatore non ha questa possibilità, fa una sola serie, solo i mostri riescono a farne due, ma hanno sempre qualche aiuto.Non sto comunque dicendo che il lavoro dello scrittore sia semplice, anzi. Dico che a livello di tempistica per fare una pagina di sceneggiatura e una pagina di disegno ci sono ritmi diversi.
Poi tutto è relativo comunque, magari è più difficile scriverla in maniera interessante piuttosto che disegnarla.
Qualche consiglio
Gabriele – Ultima domanda, visto che è sempre più pieno di gente.
Cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere il tuo stesso percorso, ovvero a qualcuno che vuole diventare un disegnatore di fumetti Marvel, piuttosto che DC piuttosto che Bonelli…?
Matteo Lolli – Ci vuole pazienza, tanta. Fortuna, tanta. E testardaggine. Il talento e la bravura ovviamente servono ed aiutano, ma soprattutto la testardaggine e la possibilità di investire del tempo prezioso, il che non è sempre possibile.
Molte persone sono costrette a lavorare 8 ore al giorno per poi tornare a casa e disegnare.
Fondamentalmente infatti il disegno è un muscolo, se tu lo alleni 8 ore al giorno hai dei risultati, se lo alleni 1 ora al giorno ne hai altri. Quindi si tratta di tutto questo.Per uno che vuole partire, assolutamente un corso di fumetto è la base. Intanto ti mette in contatto con dei professionisti del settore, e in più ti rendi conto di quali siano le difficoltà, gli strumenti e le conoscenze necessarie, ed inizi ad intraprendere un cammino che è lungo. Lungo lungo lungo.
E poi non è detto che vada a buon fine…ma se uno è testardo in genere alla fine arriva.
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