200 ore di trucco per diventare Winston Churchill: ecco la strabiliante trasformazione di Gary Oldman
Gary Oldman è salito sul palco durante la presentazione da parte della Focus Features della lista dei film 2017 per promuovere il suo prossimo film, “Darkest Hours” del regista Joe Wright. In questo film interpreta nientemeno che Winston Churchill: un ruolo che l’attore ha dichiarato essere stato uno dei più duri della sua carriera, nonostate ne abbia affrontati molti complessi.
Egli ha rivelato che ha speso più di 200 ore alla postazione trucco per diventare ogni volta Churchill. Una trasformazione che però è risultata incredibile, come si può vedere dalla foto. Oldman ha dichiarato che durante la recitazione doveva sostenere quasi la metà del suo peso nelle protesi, necessarie per aumentare la stazza. Infatti secondo l’attore, Churchill è stato uno dei Britannici più grandi di sempre, una vera icona anche a livello fisico, tanto che Oldman faceva fatica ad incrociare le braccia.
A destra Gary Oldman nei panni del ministro britannico
Alla presentazione del trailer i partecipanti hanno accolto le immagini con dei sussulti di stupore di fronte ad una tale trasformazione: non solo nell’aspetto, Oldman riproduce perfettamente anche la voce, la cadenza dei discorsi e le movenze del personaggio originale.
Un uomo da stimare
Il film è ambientato nelle prime cinque settimane di Churchill come primo ministro, quando Hitler iniziò il suo tentativo di invasione.
Ha detto Oldman:
Vediamo quanto siamo andati vicini ad essere dominati dalla tirannia nazista. Se non fosse stato per Winston, il nostro mondo potrebbe essere molto diverso. Di per sé, poter entrare in queste cose ed interpretarle è un dono meraviglioso per un attore.
Una prova attoriale che all’inizio sembrava scoraggiante dato il grosso sforzo fisico ed impegno richiesto, ma che poi si è rivelata una delle preferite dall’attore. Oldman ha infatti aggiunto:
Quando ho iniziato a scoprire chi fosse l’uomo, è stato … beh, non ho mai goduto così tanto di nulla in vita mia … Non vedevo l’ora di andare al lavoro ed essere lui.
“Chi non sa fare insegna”. Quando qualcuno fa il critico e scrive di Cinema senza mai aver preso in mano una cinepresa… quello è il problema. Ma “Chi sa fare fa e può avere voce in capitolo” penso io. Scrivo di Cinema perché è la mia passione e non solo a livello teorico. Laureato presso Accademia di Belle Arti di Brera, sono un filmmaker che tra i vari lavori prova a dar vita alla sua personale Settima Arte. Nel tempo libero, quando c’è, mi ricordo di avere una vita… e perciò guardo un film.
Gary Oldman: 200 ore di trucco per diventare Winston Churchill
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