Un affare di famiglia: la storia di Gordon Northcott

Gordon Northcott

Siamo nel 1924 quando la famiglia Northcott decide di trasferirsi dal Canada a Los Angeles. Due anni dopo, Gordon Northcott, di 19 anni, chiede al padre di acquistare un pezzo di terra nella vicina Wineville, dove poter costruire una casa e un pollaio.
Gordon pensa che sia una buona idea chiamare in California suo nipote Sanford Clark, di 11 anni, affinché aiuti nei lavori di costruzione. I genitori del bambino accettano; da quel momento Sanford subirà ogni sorta di abusi e violenze da parte dello zio.

Sanford Clark

Nel 1928 Sanford riceve la visita della sorella Jessie, e le confessa cosa accade davvero nella piccola tenuta di Wineville: il ragazzo, ormai 15enne, svela di aver preso parte a quattro omicidi di bambini compiuti da Gordon Northcott e da sua madre, Sarah Louise.

Sarah Louise Northcott

Jessie torna in Canada e avvisa le autorità locali, che si mettono in contatto con la polizia di Los Angeles. Il 31 agosto, Gordon vede arrivare da lontano le volanti e scappa con la madre, non prima di aver minacciato Sanford di ucciderlo qualora avesse raccontato tutto.
Dopo due ore dall’arrivo degli agenti, che lo prendono in custodia, Sanford si sente al sicuro e svela la fuga di madre e figlio. I due riescono a raggiungere il Canada, ma vengono arrestati. Il processo può avere inizio.

“The Wineville Chicken Coop murders”

Nel processo che lo vede come testimone chiave, Sanford Clark rivela che Gordon Northcott ha rapito almeno quattro bambini, rinchiudendoli nel pollaio, con il fine di abusarne.
È Sarah che propone di ucciderli: secondo lei i bambini, una volta liberati, avrebbero potuto denunciare Gordon. Propone inoltre di ucciderli a colpi di ascia mentre dormono.
Così muoiono Walter Collins, i due fratelli Winslow (rispettivamente di 9, 12 e 10 anni) e un bambino messicano ancora senza identità, in quanto il suo corpo viene ritrovato senza testa.

Secondo l’accusa, Gordon Northcott avrebbe ucciso almeno venti bambini, con l’aiuto della madre, mentre la difesa di Sanford crede fermamente nella sua innocenza, tanto da non subire alcuna condanna.
Durante la lettura della sentenza che la vede condannata all’ergastolo, Sarah si assume tutta la colpa, sostenendo l’innocenza del figlio ed aggiungendo strani particolari. Dapprima Gordon pare aver subito violenze sessuali per tutta l’infanzia e da ogni membro della famiglia; poi diventa il nipote, e non più il figlio, della donna, che sostiene essere frutto di un incesto tra il marito e la figlia. Sarah muore nel 1944.
Gordon Northcott, invece, viene condannato a morte per impiccagione. La condanna è eseguita il 2 ottobre del 1930. Ha 23 anni.

Changeling (2008)

Nel film di Clint Eastwood per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar, Angelina Jolie interpreta Christine Collins, madre di Walter, impegnata per tutta la vita nella ricerca di quel bambino di cui ha sempre rifiutato l’ipotesi che fosse morto.

La vicenda che ha visto protagonista Christine è straziante: Walter scompare il 10 marzo del 1928, e le sue ricerche non portano a nulla, finché cinque mesi dopo la polizia non avvisa la donna di averlo ritrovato. Organizzano un incontro in stazione, dove sarà presente anche la stampa. Ma una volta sul posto Christine sostiene che il bambino ritrovato non sia Walter. La polizia le consiglia di tenerlo con sé per alcuni giorni, sostenendo che lo shock potrebbe averlo cambiato nel carattere e nell’aspetto.
Ma tre settimane dopo Christine torna dalla polizia ancor più convinta di ciò che dice, portando come prova le impronte dentali dei due bambini, inconfutabilmente diverse. Per tutta risposta, viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico e bollata come “Codice 12”: il termine indica i pazienti più scomodi.

Tuttavia, durante la detenzione, la polizia interroga il bambino: è in realtà Arthur Hutchens, un dodicenne orfano di madre originario dell’Iowa, scappato dalle angherie della matrigna. Arthur viene a conoscenza della vicenda di Walter Collins in un bar, e decide di spacciarsi per lui quando apprende che il bambino viveva a Los Angeles; quale miglior occasione per recarsi ad Hollywood ed incontrare il proprio idolo, Tom Mix?
Dieci giorni dopo, Christine viene rimessa in libertà. Muore nel 1964, senza aver mai smesso di cercare il figlio.

A destra, Walter Collins.
A sinistra, Arthur Hutchens.

American Horror Story: Hotel (2015)

Come abbiamo già visto in precedenza, nella puntata dal titolo La notte del diavolo facciamo la conoscenza di alcuni serial killer molto famosi, tra cui Jeffrey Dahmer, John Wayne Gacy e Zodiac.
Ryan Murphy ci ha però insegnato a non dare nulla per scontato: nello stesso episodio Mrs Evers (Mare Winningham), la fedelissima governante di Mr March (Evan Peters), racconta in un flashback della scomparsa del figlio. Durante la giornata di Halloween del 1925, il piccolo venne rapito e i suoi resti furono ritrovati nel pollaio del suo sequestratore.

Nonostante i riferimenti al caso Northcott siano pochi, risultano comunque efficaci e puntuali nella loro essenzialità. Segno che il massacro di Wineville è ancora vivo nella memoria e nella cultura statunitense.

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