Il Cinema sotto l’ombrellone

Il Cinema e la spiaggia: una carrellata.

La spiaggia è uno degli emblemi del periodo estivo, ma per i cinefili una spiaggia difficilmente fa pensare solo al caldo, alle vacanze e all’estate.

Charlot alla spiaggia, Charlie Chaplin

I film, ma anche le scene, ambientate sulle spiagge sono tantissime, provare ad elencarle tutte sarebbe impossibile, quindi mi scuso in anticipo se forse non troverete la vostra scena preferita in questo articolo!

In alcuni film la spiaggia è la location principale in cui si svolgono gli eventi come in “Cast Away”, “Mediterraneo”o “The Beach” di Danny Boyle (in questo caso fa anche da titolo!) ma la storia del cinema è costellata anche da una serie di scene iconiche che spesso sono più note del film stesso.

La spiaggia, può essere un elemento narrativo fondamentale per mandare avanti la storia (per esempio, nei film sui pirati, o nei beach movie) ma, si presta benissimo anche ad interpretazioni simboliche: la spiaggia è un confine tra la terraferma e il mare, ma, metaforicamente può rappresentare quello tra vita-morte, conosciuto-ignoto, può rappresentare un momento di nuovo inizio.

Il naufrago Hank (Paul Dano), tenta il suicidio nella prima scena Swiss Army Man, ma dal mare giungerà un aiuto inaspettato.

“Il mare spartisce il suono del cuore”

Ma, prima di andare così i profondità ricordiamo anche come più “semplicemente”, la spiaggia può essere un luogo molto romantico

Come dimostra, primo tra tutti, il bacio nella risacca tra Burt Lancaster e Deborah Kerr in “Da qui all’eternità”  di Fred Zinnemann. La sequenza, che, come facilmente immaginabile, all’epoca generò una reazione negativa da parte della censura, oggi è una delle scene più note del film e anche una delle più citate (persino in “Shrek 2”! ).

A proposito di baci sulla spiaggia non possiamo dimenticare, la più tenera scena di “Moonrise Kingdom”.
Sam e Suzy dopo diversi giorni ci campeggio finalmente raggiungono la meta della loro fuga d’amore: una baia appartata sull’isola, che i due ribattezzano Moonrise Kingdom. Lì si sistemano in tenda, ballano sulla spiaggia e si scambiano il loro primo bacio. Per loro la spiaggia rappresenta un piccolo luogo idilliaco dove possono inseguire i propri sogni senza essere disturbati (almeno per un po’) dalla presenza degli adulti.

Ma non tutte le coppie sono così fortunate…. pensiamo ai protagonisti di “Un chien andalou” (cortometraggio surrealista del 1929 di Luis Bunuel e Salvador Dalì) e al suo finale.

mentre stanno passeggiando sulla spiaggia l’uomo ignora la scatola a righe e gli oggetti della sua vita passata e i due protagonisti camminano insieme e felici ma nell’ultima immagine del film, introdotta dal titolo “Au printemps” vediamo i due sono sepolti fino ai gomiti nella sabbia.

“Il viaggio finisce a questa spiaggia”

Ciò che si può trovare su una spiaggia: una scatola riemersa dalla sabbia, qualcosa o qualcuno trascinato sulla riva dalle onde del mare, una bottiglia con un messaggio… tutti questi sono misteri che possono condurre ad avventure più o meno pericolose ed interessanti

Nel finale di Jumanji le ragazze troveranno o no la scatole? Daranno nuovamente inizio al gioco?

La spiaggia, come abbiamo visto, può fare anche da sfondo a scene funeste….

Come nel caso di guerre o battaglie: tra le più note ci sono sicuramente quelle dei film “Dunkik”, “Pearl Harbour”, “Apocalypse now”, “Saving Private Ryan”, il piano sequenza della scena della battaglia di Dunkirk in “Espiazione” ma anche “battaglie immaginarie” come quelle della saga dei “Pirati dei Caraibi”.

Ma il binomio morte-spiaggia non riguarda solo scene di guerra, per citarne alcune : le sequenze degli attacchi dello squalo ne “Lo squalo” di Steven Spielberg; una delle scene più strazianti per il fandom di Harry Potter, la morte di Dobby…

… e ovviamente, la partita a scacchi con la Morte ne “Il settimo sigillo”

Per molti personaggi che tornano dalla guerra o da una difficile impresa arrivare sulla terraferma significa pericolo scampato e la spiaggia è un sinonimo di salvezza. Non per il cavaliere Antonius Block che, una volta tornato dalla crociate trova sulla spiaggia ad attenderlo la Morte in persona.

La spiaggia è un luogo ricorrente nella filmografia di Bergman, ma anche nella sua vita infatti la “tetralogia di Fårö” (“Persona”, “L’ora del Lupo”, “La vergogna”, “Passione”) segna il momento del ritiro del regista sull’isola di Fårö dove abiterà fino alla sua morte. Bergman giunge sull’isola mentre era alla ricerca di una location per il film “Come in uno specchio” (ambientato su un’isola) e Fårö sarà la location di molti dei suoi film.

In Persona la spiaggia isolata è il luogo in cui le due protagoniste Alma ed Elisabet maturano il loro complesso rapporto.

L’estate addosso

La spiaggia è stata spesso la cornice di scene che hanno come protagoniste bellissime icone femminili …. come l’indimenticabile apparizione della prima Bond Girl: Honey Rider interpretata da Ursula Andress in “Agente 007 – Licenza di uccidere” (primo film della saga di James Bond)

Honey esce dall’acqua sfoggiando quello che è destinato a diventare il “leggendario bikini bianco” cantando e tenendo in mano due conchiglie. Nel ventesimo film della serie, “Agente 007 – La morte può attendere” Halle Berry, in un omaggio a questa scena, indossa un bikini arancione.

Altre celebri apparizioni femminili sulle spiagge sono, ovviamente, Ariel (“La sirenetta”), Bigidtte Bardot in “And God Created Woman”, o la sirena Daryl Hannah in “Splash “(1984) e il simpatico personaggio interpretato da Marilyn Monroe in “A qualcuno piace caldo”.

Il costume rosso di Pamela Anderson in Baywatch, quello delle bond girl di Andress e Berry,  quelli dei
i protagonisti di “Sweeney Todd”… dimostrano come, la spiaggia può essere  il luogo ideale per mostrare il non solo il proprio fisico ma, anche, i propri affascianti costumi da bagno.

Dunque, si potrebbe pensare, il luogo ideale per fare conquiste … sperando di essere più fortunati di Michele Apicella (Nanni Moretti) in “Bianca”.

Ci sono invece  personaggi che hanno avuto momenti di gloria sulla spiaggia… pensiamo ad esempio alle corse dei protagonsiti di “Momenti di gloria”, “Rocky III”, alla vittoria di Vincent contro il fratello nella loro gara di nuoto in mare in “Gattaca”.

Italy coast to coast

Un discorso a parte si potrebbe fare sul cinema italiano… le scene ambientate sulle spiagge della penisola sono tantissime. In particolare pensiamo al “filone” dei film turistico-balenari degli anni ’50 (“Brevi amori a palma di Maiorca” “Peccati d’estate” “Spiaggia libera” “Tipi da spiaggia” e “Una domenica d’estate”) e a tutti i numerosi film ambientati a Napoli, Ostia, in Sicilia ecc…

Una visione un po’ grottesca delle spiagge è quella di Dino Risi.
Pensiamo alle scene in spiaggia ne “Il Sorpasso”, all’episodio “Latin Lovers” di “I Mostri” o al film” L’ombrellone” in cui Risi descrive in modo quasi “antopologico” le persone che albergano sul litorale romagnolo.

Latin Lovers

La spiaggia è un ambiente che ricorre diverse volte anche nel cinema di Fellini, in particolare è spesso dove si svolgono le scene finali dei suoi film come “La dolce vita”, “Otto e mezzo”, “La strada”, “Satyricon” …

“Questi posti davanti al mare”

Non capita di rado che un dialogo importante, una confessione tra due personaggi avvenga accanto al mare, spesso vediamo i personaggi guardare verso le onde (invece che guardarsi negli occhi) e confessare qualcosa, parlarsi sinceramente.

«Finally, someone normal who doesn’t know how to interact with these things either»

Sarà l’effetto ipnotico delle onde? Il suono rilassante? La bellezza del paesaggio? O forse ci si sente semplicemente un po’ strani, come se le parole andassero di qua e di là

«Mi sentivo come una barca sbattuta in mezzo a tutte queste parole», Il Postino

Secondo il protagonista di “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”, la sabbia è sopravvalutata, sono solo sassi minuscoli

Forse, ma per fortuna molti film hanno saputo costruire, su questi sassolini, scene indimenticabili. Quali sono le vostre preferite?

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