Milano: al via il Filmmaker International Film Festival 2017!


Milano come centro del cinema contemporaneo: arriva il Filmmaker International Film Festival 2017!

Filmmaker Festival 2017

Torna l’annuale Filmmaker International Film Festival, rassegna tutta milanese in costante crescita e sviluppo. Visioni perdute, ritrovate, nascoste e riportate alla luce prenderanno vita per dieci giorni nel capoluogo lombardo. Nove sono le sezioni presentate quest’anno, ben 103 invece i titoli, di cui 21 in anteprima assoluta e 20 in anteprima italiana. A questi si aggiungono una proiezione di apertura ed una di chiusura, ed uno spazio dedicato ai “Six Portraits XL” del geniale Alain Cavalier.

Filmmaker Film Festival

Il programma e i concorsi

L'Atelier

Innanzitutto, come è giusto che sia, spazio ai film: di seguito troverete i link alle singole sezioni del Festival, contenenti l’elenco delle sale e degli orari di ciascuna proiezione. E, ovviamente, maggiori informazioni sui singoli film. Le possibilità di visione sono pressoché infinite, dunque buona scelta!

  • Film d’apertura: “L’Atelier”
  • Concorso internazionale: “Ab ovo”, “Dragonfly eyes”, “El mar la mar”, “I pay for your story”, “L’Assemblée”, “L’heroique land. La frontière brule”, “Paris est une fête”, “Purge this land”, “Ta peau si lisse”, “The secret sharer”, “Tiefenschärfe/Depth of field”
  • Prospettive: “Appunti sulla mia famiglia”, “Argonauti”, “Carro”, “France – Quasi un autoritratto”, “Il monte delle formiche”, “Il peso del mare”, “Io ci sono ancora”, “Italian-African rhyzome. A coreography for camera (+ voice)”, “L’estinzione rende liberi”, “La gabbia”, “Massimino”, “Non è amore questo”, “Odio il rosa!”, “Prologo ed ecfrasi su Alberto Camerini”, “Tarda estate”, “De l’autre côté des montagnes“, “L’ultima popstar”, “La convocazione”
  • Fuori concorso: “A fàbrica de nada”, “If I think of Germany at night”, “La zona oscura – L’età bambina”, “Lady Oscar”, “Mrs. Fang”, “Santa Fe – La mente è una cantina da sgombrare”, “Séance”, “Whipping Zombie”
  • Sogni e incubi: “Caniba”, “Somniloques”
  • Rivoluzioni: “’77 No commercial use”, “No intenso agora”
  • Omaggio a Francesco Ballo: “Si va, si va… documentario su una scalata perduta”, “Esperimenti (Raccolta 3)”, “Linee in rilievo”
  • Moderns: “Ornette: made in America”
  • Fuori formato: “Rudzienko”, “Siegfried A. Fruhauf: lo schermo come sismografo”, “Gustav Deutsch: how we live messages to the family”
  • Prospettiva Grifi
  • Film di chiusura: “Nato a Casal di Principe”

Prospettiva Grifi: un omaggio dovuto

Anna

Un sentito omaggio sarà dedicato al regista e pittore sperimentale Alberto Grifi, scomparto nell’Aprile del 2007. Autore di uno dei capolavori nascosti del cinema italiano (“Anna”, film fiume co-diretto con Massimo Sarchielli). Buona parte della filmografia di Grifi verrà dunque ripercorsa nel corso di più giornate sugli schermi dello Spazio Oberdan, riproponendo un tipo di cinema anarchico e d’avanguardia che davvero fece la storia del Cinema.

“Sempre lo stesso e sempre nuovo, il cinema di Grifi non perde la sua capacità di stupire e di fornire esempi e ragioni per fare e interrogare il cinema.”

Luca Mosso

Milano Industry Days

Milano Industry Days

Altra importante componente del Festival saranno i Milano Industry Days (4 e 5 Dicembre 2017). Queste giornate, istituite nell’edizione 2015 del Filmmaker International Film Festival, vedranno partecipare un numero di circa 150 professionisti del settore cinematografico italiano e non solo in una serie di incontri, discussioni e workshop di ampio respiro.

Iniziative degne di particolare plauso sono i due workshop dedicati ai giovani autori nostrani, entrambi finalizzati alla chiusura della realizzazione tecnica delle opere. Il primo prende il nome di “In Progress MFN” (dove MFN sta per Milano Film Network), e vedrà concorrere dieci film di giovanissimi registi italiani per tre borse di sviluppo per un valore di 5000, 4000 e 2000 euro ciascuna, offerte da MFN e dal Festival stessi. I mentor del workshop saranno i registi Michelangelo Frammartino e Leonardo Di Costanzo. Il secondo, invece, è “L’Atelier MFN”: ben quarantacinque opere verranno proiettate nel loro stato incompleto attuale, concorrendo per un premio da 5000 euro che ne aiuti lo sviluppo e per guadagnarsi trattamenti tecnici che ne elevino la natura a un livello professionale. Finalmente, insomma, sarà l’industria stessa a venire incontro alle nuove leve del nostro cinema. Che dire se non “chapeau“?

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